giovedì 31 maggio 2018 - alessandro tantussi

I corazzieri non ne possono più

Siamo alle comiche finali.

 

Di Maio chiede l’impeachement di Mattarella, aizza il popolo per l’alto tradimento e l’attentato alla Costituzione.

Poi ci ripensa nel volgere di 24 ore, dichiara che ritira l’impeachement, che Mattarella è buono e bravo, che è disposto a collaborare con il Presidente per il governo del “cambiamento”.
In effetti di cambiamenti se ne fanno tanti, almeno uno al giorno.



Mattarella non ci capisce più nulla, forse chiederà l’impeachement per Di Maio, forse per decidere tirerà la monetina.
Cottarelli non sa se resta o se va, pare voglia chiedere l’impeachement per l’Italia e se ne torni in USA, almeno lì hanno un presidente un po’ pazzo ma che fa cosa cazzo gli pare.

Lo spread si comporta come gli incaricati che salgono al Quirinale, non sa più se salire o scendere.

I corazzieri sull’attenti davanti alla porta di Mattarella si sono rotti i coglioni di andare e venire, il prossimo che passa lo arrestano loro.

In Italia sovrana è la precarietà, mica il popolo. E così il contratto di lavoro con il futuro premier (chiunque esso sia) sarà a tempo definito. Che ci vuoi fare, di lavori a tempo indeterminato, dopo il Jobs Act, oramai non ce n’è più neanche al Quirinale.

PS: Savona si è reso conto di aver asciugato un bel bucatino, ringrazia l’euro per aver contribuito a tenerlo lontano da questa gabbia di matti.




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