giovedì 17 aprile - Damiano Mazzotti

I computer e la tecnologia della persuasione

"Tecnologia della persuasione" è il saggio di uno psicologo americano che ha anticipato le principali dinamiche di potere legate alla crescita di Internet (Apogeo, 296 pagine, 2003, 2005 edizione italiana).

In questo libro viene fatta un'introduzione allla captologia, la disciplina che studia l'uso dei computer per influenzare idee e comportamenti e si può inziare subito segnalando che lo psicologo americano afferma che non è corretto pensare alla "comunicazione mediata dal computer", ma è meglio considerare "l'interazione uomo-computer" (dalla presentazione di Luciano Mecacci).

Per semplificare si può affermare che il computer "struttura le operazioni mentali. Chi usa il computer, per intenderci, pensa come un computer, o almeno in parte; in altri momenti o per altre operazioni pensa come un libro, nel suo procedere narrativo; o anche come un film. Non c'è insomma un cervello che pensi senza una interiorizzata architettura tecnologico-cognitiva" (Luciano Mecacci, professore di Psicologia Generale a Firenze).

Il computer diventa sempre più uno strumento usato e creduto: si crea "un posizionarsi della mente rispetto al mondo che dalla sfera cognitiva sconfina nella sfera psicodinamica e psicosociale" (Mecacci). Comunque si possono semplificare cinque tendenze principali nella teoria della persuasione: 1) la tecnologia persuasiva invasiva; 2) la crescita al di là della vendita e della promozione; 3) la crescita dei dispositivi persuasivi specializzati; 4) una maggiore attenzione alle strategie d'influenza; 5) le nuove prospettive sulle tattiche di influenza (a partire da p. 277).

In ogni caso "grazie a Internet, qualsiasi persona, e non solamente coloro che ne hanno l'autorevolezza, può condurre una ricerca" (p. 276). Qualsiasi persona può pensare meglio e può parlare meglio a più persone di vari settori sociali e culturali. E le relazioni tra ricerca accademica, mercato economico e innovazioni tecnologiche saranno sempre più complesse e sempre più coinvolgenti. Ma la tecnologia sta controllando le nostri menti in maniera sempre più diretta e approfondita, come già delineato dal grande scrittore George Orwell.

 

B. J. Fogg è uno psicologo sperimentale alla direzione del Persuasive Technology Lab della Stanfor University e qui insegna, al Dipartimento di informatica e alla School of Education. Per maggiori informazioni: www.bjfogg.com; www.meetcenter.it/it/guru/bj-fogg; https://2025.persuasivetech.org

 

Nota specialistica - Quindi "su Internet, è più facile reclutare un alto numero di partecipanti, il che presenta il rischio di valutare le ricerche non sulla base di criteri qualitativi ma in base al numero di partecipanti" (p. 276). I "rapidi cicli di ricerca-pubblicazione dei dati potrebbero avere anche effetti negativi, inclusa la tentazione di far partire una ricerca frettolosamente, senza un progetto ben studiato, oppure la mancanza di tempo nell'analisi dei risultati o ancora l'assenza di un'opportuna valutazione da parte del mondo accademico". E alcuni risultati potrebbero essere indirizzati volutamente in direzione di esiti peggiori per la libertà dei cittadini.

Nota umana - "La libertà è un sistema basato sul coraggio" (Charles Peguy, scrittore francese morto nel 1914); "Il trionfo della demagogia è momentaneo, ma le rovine sono eterne"; "Un sistema è una realtà monca"; "C'è qualcosa di peggio che avere un'anima malvagia; è avere un'anima assuefatta"; "La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà"; "La tirannia è sempre meglio organizzata della libertà" (tutti aforismi ideati da Charles Peguy).

Nota finale - "La condivisione della conoscenza è la più grande di tutte le vocazioni. Non c'è nulla di simile sulla Terra" (citazione proveniente da uno scritto del Medio Regno Egizio, 1984 a.C.).




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