giovedì 8 settembre 2016 - Olivia B.

Houellebecq e il Front National: quando l’autore di "Soumission” voleva fare appello a votare Marine Le Pen

Lo rivela il traduttore (e amico) dell'autore francese di "Soumission”: estratti di una conversazione durante la quale Houellebecq ha detto di voler fare appello ad una guerra civile contro l'Islam e a votare Marine Le Pen. 

Gavin Bowd è scozzese, marxista, professore e traduttore di uno dei più famosi e discussi autori (viventi) francesi: Michel Houellebecq. Bowd ha appena pubblicato in francese "Mémoires d’outre-France" (edizioni Equateurs). Alla vigilia della Fête de l'Humanité (dal 9 all'11 settembre prossimo) uno dei momenti di discussione e visibilità per la sinistra francese ha deciso di far uscire il suo testo (e in particolare alcuni estratti) per aprire una discussione a sinistra: come è possibile essere passati «dalla lotta al capitalsimo a quella contro l'Islam?».

Oggi sul Nouvel Observateur escono alcuni estratti del suo libro che stanno già facendo discutere. Perché Bowd racconta alcune conversazioni con Michel Houellebecq e di una sera durante la quale l'autore di "Soumission" ha detto di voler fare un richiamo alla guerra civile e votare Marin Le Pen. 

Eccone alcune parti tradotte (non in maniera letteraria) il testo completo è qui

«13esimo arrondissement di Parigi, gennaio 2013. 

Siamo in un appartamento a Olympiades. Fuori è già notte. Il solo panorama sono le luci del 13esimo arrondissement. 

Michel Houellebecq guarda il suo televisore, in mano una bottiglia di assenzio. Sullo schermo le immagini di uno dei numerosi conflitti del Medio oriente. 

"Hanno ucciso Osama!", ironizza. (...) 

Michel parla della sua prima ossessione, il Premio Nobel per la letteratura. Il recente trionfo di Le Clézio e di Modiano rischiano di far cadere il suo sogno. (poi passa alla sua seconda ossessione: "Rilascerò un'intervista nella quale farò appello a una guerra civile per eliminare l'Islam dalla Francia. E farò appello a votare Marine Le Pen"»

«Ines (una delle persone presenti, descritte nel racconto, ndr) fa una critica alla quale Houellebecq risponde, sempre nelle parole di Bowd:

"Il Fronte Nazionale non è un partito di estrema destra. Non è Drumont. Non è Daudet...»

o, ancora

«Ma tutti i tuoi amici sono gente di sinistra bobo che vota Mélenchon. Non ottiene il Nobel con delle affermazioni del genere...»

L'estratto di Bowd si conclude così: 

«Risalgo l'avenue de Choisy, davanti ai ristoranti di Chinatown, verso Place d'Italie, riflettendo a questo incontro con un amico di venti anni prima che ho incontrato grazie al Partito Comunista francese. Come nella canzone di Jean-Louis Aubert mi chiedo "Cosa faccio qui?". 

Come siamo passati dal Comunismo al Fronte Nazionale, dalla lotta contro il Capitalismo alla lottta contro l'Islam, a questo delirio ideologico alimentato dall'assenzio?»

© Editions des Equateurs
"Mémoires d’outre-France", di Gavin Bowd

 




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