lunedì 10 gennaio 2022 - Giovanni Pulvino

Ha vinto il Covid-19?

Con la variazione del virus da Delta ad Omicron, il Covid-19 ha vinto la ‘guerra’ della pandemia?

La ‘guerra’ della pandemia iniziata alla fine del 2019 è stata vinta dal Covid-19? Debellare il virus è impossibile, almeno per il momento. Ormai è chiaro a tutti. I vaccini ci proteggono dalle forme più gravi della malattia, ma non ne impediscono la diffusione. L’’istinto di sopravvivenza dell’agente patogeno sta prevalendo. Le continue modifiche impediscono, almeno per ora, la creazione di un rimedio adeguato e definitivo. 
 
La variante Omicron renderà il Coronavirus endemico. Il ‘nuovo’ Covid-19 ha una capacità di trasmissione almeno dieci volte superiore a Delta. È meno letale o così dicono le prime ricerche, ma, di certo, infetta molto di più. È come se il virus avesse ‘compreso’ che uccidere gli uomini non è conveniente perché equivale ad un suicidio. La mutazione è funzionale alla sua conservazione e alla sua trasmissione. 
 
I lockdown praticati ad inizio 2020, la Dad, l’uso del distanziamento e delle mascherine e successivamente una campagna vaccinale massiccia non sono stati sufficienti per eliminare il Coronavirus. Per l’uomo è una sconfitta. Non è la prima volta che succede. I batteri si possono rendere ‘inoffensivi’, ma non si possono eliminare. I virologi lo sanno bene.
 
Il Covid-19 si sta adattando all’uomo, del resto se vuole continuare a riprodursi non ha alternative se non quella di fare un improbabile salto di specie.
 
Dovremo imparare a convivere con il Coronavirus e con le sue varianti. E dovremo accettarne le conseguenze, soprattutto in termini di morti e di ricoveri in terapia intensiva. 
 
È difficile da ammettere, ma i virus e l’uomo hanno una storia comune. Ed certo che anche stavolta troveremo i rimedi. Cure, vaccini e adattamenti del batterio faranno la differenza. È solo una questione di tempo. 
 
Non illudiamoci, il Covid-19 rimarrà con noi a lungo e forse per sempre. 
 



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