giovedì 29 maggio 2014 - soloparolesparse

Godzilla, filmone con lucertolone

Ooohhh (sospiro di sollievo)…. Godzilla è esattamente quello che mi aspettavo e questa è una bella soddisfazione dopo la paura che venisse fuori un polpettone inguardabile. Invece Gareth Edwards mette insieme un filmone, una pellicola colossale piena zeppa di roba che esplode e di effetti speciali.

godzilla

Una serie di terremoti un po’ strani mettono a rischio una centrale nucleare in Giappone. Succede un casino e muore un sacco di gente. Quindici anni dopo il figlio di uno di quelli che si salvano si trova coinvolto in eventi simili, anche perchè il padre è convinto che dietro ci sia qualcosa di non chiaro.

E naturalmente ha ragione. Esperimenti e casini vari dei decenni precedenti, roba segreta, mostri che appaiono e vengono conservati come armi. Insomma ad un certo punto si risveglia Godzilla e con lui due Muto (cattivissimi mostri alati). I Muto cercano radiazioni come cibo, Godzilla cerca i Muto per sistemarli e viene fuori un casino. Per far fuori tutti ci va un piano nucleare e molto coraggio da parte di un manipolo di coraggiosi.

godzilla-elizabeth-olsen

L’inizio è notevole, con le immmagini di finto repertorio che lasciano intuire cosa è successo nei decenni precedenti. Ed anche l’inizio vero e proprio con il casino nella centrale nucleare è ottimo, forte, potente, duro.

Poi si va avanti, vengono fuori i casini e i segreti, i mostri brtti e cattivi e finalmente lui: Godzilla! Che è proprio il lucertolone originale, quello della tradizione, più o meno con tutta la sua storia sulle spalle.

Il mostro è bello, possente, enorme, gli effetti speciali funzionano e coinvolgono. Saltano ponti, esplodono macchine e carri armati, cadono palazzi. Ma la sequenza simbolo è quella in cui gli aerei vengono lanciati come modellini e piombano sulla città.

Aulico il finale in cui il vecchio 'Zilla si erge in tutta la sua possenza e fa un’uscita da vera star hollywoodiana.




Lasciare un commento