giovedì 2 luglio 2015 - Kocis

Godi, godi… cittadino onesto e democratico

Sì, c’è proprio da “godere", dallo sdegno, a sentire le ultime nuove a favore degli evasori di vario tipo e rango. Al dunque. Con un decreto emanato il 15 giugno corrente dal Ministero dell’Economia si è data attuazione operativa alla norma (art.1, comma 527) contenuta nella Legge di Stabilità 2013.

Vengono annullate, automaticamente, tutte le cartelle di pagamento fino a 2000 euro iscritte al ruolo entro il 31 dicembre 1999, per tutte le tipologie: tasse di tutte le fattispecie, tributi locali, multe, bolli, contributi previdenziali, etc. Inoltre, si possono annullare i crediti superiori a 2000 euro, a condizione che non siano sottoposti a procedure esecutive.

Riscossione Sicilia ha ufficialmente, e prontamente, comunicato la “buona novella” il 25 giugno. Riportando anche i dati salienti.

Relativamente alla prima condizione:

• Il debito fiscale complessivamente cancellato nell’isola è pari a 1. 654.000.000 di euro. • Guida la “classifica” la provincia di Catania con 420.000.000 di euro, poi Palermo con 409 milioni.

• “Platea” interessata, circa tre milioni di persone.

Per la seconda condizione:

• Debito fiscale complessivo è pari a circa 3.000.000.000 di euro.

• “ Platea” interessata, circa 1 milione di persone.

Notizia incredibile, per metodo e quantità economiche in “gioco”.

Alla faccia dei cittadini onesti e democratici che hanno sempre pagato e continuano a rispettare con grande dignità l’obbligo costituzionale sul quale si fonda la coesione sociale e il valore fondamentale della Legalità dello Stato italico; pagando sempre di più per compensare l’evasione dei “furbi", ladri di fatto, che sfacciatamente infrangono le normative vigenti, nazionali, regionali e comunali, che riguardano la nostra quotidianità. Un’operazione di cancellazione totale che non comprende nessun parametro di riferimento sociale e di reddito dei soggetti interessati.

A quanto ammonta il danno a livello nazionale di questa enorme regalia? Gigantesco, certamente! Si potrebbero, con coerenza, azzardare cifre. Aspettiamo ”numeri”, se verranno, dalle “segrete” stanze governative. Ognuno si può sbizzarrire a far di conto.

E’ noto che le evasioni fiscali in Sicilia (specie a Catania), compresi i tributi locali, sono storicamente ai primi posti nelle classifiche nazionali.

A parte i poveri, i disoccupati, i cittadini tutti, emarginati, che vivono abbandonati, c’è sempre stata una gran massa di persone, economicamente normali e/o benestanti, che tranquillamente evadono dall’alto della propria arroganza, per “stile di vita civile”, confidando nell’ “organica” incapacità politica e tecnica, più o meno elaborata (collusione!), delle strutture preposte a svolgere azioni razionali e funzionali di individuazione e contrasto delle evasioni.

Del resto, non è certo un caso che le strutture locali siciliane - a partire dai grandi comuni, e dalla Regione - a parte i tagli economici operati dallo Stato e gli enormi allegri, clientelari e di facciata, dispendi messi in atto specie nell’ultimo ventennio, che hanno saccheggiato la Sicilia -, sono alle prese con debiti enormi, con tutti i conseguenti tagli sui servizi pubblici e sugli interventi fondamentali in genere a sostegno delle fasce sofferenti sempre più crescenti.

La componente economica sostanziale del deficit è determinata dalle evasioni, specie nei tributi locali.

Sorprende alquanto, per quello che è percettibile, che nessuno, per ruolo e dignità, nella società siciliana, forza politica o movimento, strutture sociali, sindacali e associative, abbia mosso valutazione, presa di posizione, o dichiarato indignazione.

Si è ormai proprio in una grande melma etica e civile, che, gigantesca, avvolge ed inquina tutti i gangli della società civile.

"Campa cavallo”… della democrazia: l’erba avvelenata cresce sempre più alta.




Lasciare un commento