lunedì 3 agosto 2020 - Attilio Runello

Gli Stati Uniti ritirano dalla Germania dodicimila soldati

Gli Stati Uniti ritirano dalla Germania circa dodicimila soldati. Due battaglioni con degli aerei F16 potrebbero essere destinati in Italia, altri nei paesi dell'Est. Dietro c'è una volontà di colpire l'alleato tedesco - che fa troppo poco - ma anche la consapevolezza dei nuovi confini della NATO 

Come riportato da comunicati ANSA e Agi “Gli Stati Uniti ritireranno quasi 12.000 soldati, per l’esattezza 11.900, dalla Germania. La metà tornerà a casa, mentre gli altri saranno dispiegati in altri paesi europei, tra cui l’Italia e il Belgio. Lo afferma il Pentagono.”
Sul territorio tedesco rimarranno 25.000 soldati.

Il comando centrale delle truppe statunitensi in Europa, inoltre, sarà spostato da Stoccarda a Mons, in Belgio, dove già si trova uno dei due quartier generali della Nato (Supreme Headquarters Allied Powers Europe). È quanto comunicato a Washington dal comandante delle forze armate Usa in Europa, il generale Tod Walters.

Il Pentagono non esclude che una parte delle truppe che saranno ritirate dalla Germania possano essere dislocate in Polonia e nei paesi Baltici nel caso in cui fosse raggiunto un accordo. Il presidente neoeletto Duda è certamente favorevole. Presumiamo che siano favorevoli anche i paesi baltici, con forti minoranze russe al loro interno e il gigante russo ai loro confini 

Degli 11.900 soldati che saranno ritirati dalla Germania circa 6.400 torneranno negli Stati Uniti, gli altri 5.400 saranno dispiegati in altri paesi europei, e in gran parte in Italia e in Belgio.

In Italia – riporta il Wall Street Journal – dovrebbero essere dislocati due battaglioni dell’esercito e la squadriglia di caccia F-16.

Il piano del Pentagono costerà miliardi di dollari e potrebbe richiedere anni prima di essere completato, anche perchè richiederà la costruzione di basi negli Stati Uniti per ospitare i militari.
Frattanto, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha affermato che “la Germania non sta pagando la sua giusta quota alla Nato, se ne sta approfittando”. Che vuol dire che spende troppo poco per la difesa. 
In realtà la Germania dopo anni in cui l'esercito, che ha un effettivo di circa centosessantamila uomini, è stato trascurato negli ultimi anni ha ripreso quantomeno a ricevere maggiori finanziamenti. Circa tremila militari sono impiegati in missioni all'estero a supporto delle operazioni Nato oppure Onu. Sono presenti in Afganistan, in Iraq, in Lituania. L'esercito fa fatica a trovare i militari di cui ha bisogno, anche perché - per il senso di colpa a causa dei crimini della seconda guerra mondiale - non gode di una stima diffusa. La Germania si è abituata a farsi difendere dagli americani. In alcuni casi rimane un grande imbarazzo a garantire una presenza in funzione anti russa nei paesi baltici, dove i tedeschi sterminarono centinaia di migliaia di ebrei.

Rimane il fatto che l'armamento in termini di aerei,navi, e carri va rimodernato e le spese in questo settore non riscontrano il favore della maggioranza della popolazione, ma probabilmente sono alla base delle critiche esplicite di Trump e di quelle più diplomatiche di Obama, che intercettava il cellulare della Merkel tramite la NSA.

 

Probabilmente il ritiro dei soldati risponde anche da un lato alla strategia americana propria dei repubblicani di un minor impegno all’estero e dall’altro al cambiamento dei confini: i confini con la Russia non sono quelli con la ex Unione Sovietica. O forse a una mossa elettorale di Trump, che richiama a casa parte delle truppe.

Foto: Pexels




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