martedì 24 novembre 2020 - Anna Maria Iozzi

Giulia Sol: “Non vedo l’ora di ritornare a teatro e ripartire in tournée, con la passione e l’entusiasmo di sempre”

È una delle rivelazioni di “Tale e Quale Show”. È la più giovane del cast, ma ha già saputo dare dimostrazione del suo indiscusso talento, grazie alle interpretazioni di personaggi come Whitney Houston, Giorgia e Cristina Aguilera.

Giulia Sol è nata in provincia di Bergamo nel 1995. La musica è la sua valvola di sfogo. All’età di cinque anni, viene accompagnata dai genitori al Teatro degli Arcimboldi di Milano per assistere all’opera musicale “Notre Dame de Paris”, che la proietta in un autentico sogno. Da quell’istante, matura in lei la voglia di cimentarsi nella carriera di cantante da musical. Non è un caso che, nel 2016, si diplomi all’Accademia SDM – Scuola del Musical di Milano. Questo percorso la porta a calcare i palcoscenici più rappresentativi di tutta Italia, prendendo parte a musical di successo in “Ghost” “Fame – Saranno famosi”, “Dirty Dancing” “The Full Monty” e “Hairspray”.

In questa intervista, Giulia ci parla delle sue sensazioni sul debutto televisivo allo show di successo di Carlo Conti, dei suoi progetti e della voglia di ritornare al più presto a teatro, con la consapevolezza di maturare sempre di più, con percorsi stimolanti e formativi per il suo futuro.

 

“Tale e Quale Show”, un’esperienza che ti ha portato per la prima volta in televisione. Com’è stato affrontare questa avventura?

“È stato il battesimo televisivo migliore che io potessi desiderare, perché è un percorso molto difficile. Non è una cosa che sono abituata a fare nella vita. Da cantante, faccio musical. Imitare altri cantanti non è una cosa facile, soprattutto con i tempi stretti che avevamo. Ogni settimana, non facevi in tempo a dire: che bello, l’ho finito che, subito, se ne fa un altro. È un lavoro molto difficile, però, sono felicissima. Il clima, nonostante l’emergenza Covid, era molto caldo. Sono stata molto fortunata”.

 

In tutte queste puntate, che rapporto hai instaurato con tutto il gruppo di “Tale e Quale Show”, dai tuoi colleghi, passando per i coach?

“È un anno particolare per Tale e Quale. So che, negli anni passati, era una grande festa, perché erano sempre tutti insieme, uniti. Quest’anno, per ovvi motivi, non è stato possibile. Spero di tornare l’anno prossimo con questa emergenza finita, così si può tornare alla normalità, per godermela con un po’ di spensieratezza. Anche per il fatto che Carlo sia risultato positivo, ha influenzato non poco l’atmosfera. È un bel cast. Sono tutti molto tranquilli. Mi sono trovata molto bene con tutti. È stato bello condividere con loro questo percorso, perché la cosa bella di Tale e Quale è che mette sullo stesso livello tante persone e tanti artisti che hanno dieci o venti anni di esperienza. Ci mettiamo tutti in gioco allo stesso modo. Penso che questo sia già un segnale di grande apertura anche con me, che ero la più giovane. Non avevo mai fatto tv. Mi sono trovata molto bene”.

 

Quale personaggio ti rimarrà per sempre e che porterai nel cuore? Quello che ti ha maggiormente impegnato ed emozionato?

“In realtà, non c’è né uno solo. Sicuramente, Giorgia, perché era la prima puntata. A prescindere dall’imitazione, è stata per me un’emozione grandissima. Ero agitatissima. Mi sembra che siano passati due anni dalla prima puntata. I miei preferiti sono stati: Cristina Aguilera e Whitney Houston”.

 

Il tuo debutto è avvenuto nel 2016 con il personaggio di Estelle in “The Full Monty”. Da quel momento, c’è stata una vera e propria scalata al successo. Come ricordi queste esperienze?

“Full Monty era il saggio della mia accademia che abbiamo fatto al Teatro Nazionale di Milano. È stato bellissimo, perché io vengo da un’accademia di musical che è durata due anni. È stata la mia casa. Ero molto spaventata per quello che potevo trovare fuori. Sono stata molto fortunata. Da lì in poi, ho sempre avuto la fortuna e l’onore di lavorare. In Italia, il mondo del musical non è come a Londra, in Germania e a Broadway. Lavorare sempre tutti gli anni è una grandissima fortuna. Il teatro e il musical sono casa mia. Non penso li abbandonerò. Anche se sono aperta a tutto. Tale e Quale è arrivato per caso e l’ho preso al volo. Così farò, con quello che arriverà. Lì, ci sarà sempre una parte di me”.

 

Prima del lockdown, ti abbiamo vista a teatro con “Ghost – Il Musical”, nei panni di Molly Jensen, dove ritornerai presto come protagonista. Immagino che tu non veda l’ora.

“Non vedo l’ora, perché ci hanno interrotti alla trentesima replica. Ne avevamo più di ottanta in questa tournée. Siamo stati relativamente fortunati, perché sappiamo che, quando riapriranno i teatri, ritorneremo. Abbiamo avuto tanti colleghi che hanno fatto la loro ultima replica senza saperlo. Nella sfortuna della situazione, mi ritengo una privilegiata a sapere che ritorneremo presto, appena possibile. Ghost mi manca tantissimo. È il ruolo che mi ha insegnato più di tutti, a cui sono più affezionata. Lo spettacolo è cresciuto con questo cast. Mi mancano i miei colleghi. Spero di ritornare prestissimo e di ripartire in tournée”.

 

Durante lo scorso lockdown, c’è stata una collaborazione a distanza tra te e Daniele Alan-Carter con il brano “Tornerai su”. Com’è stato lavorare a questo progetto?

“È stato bellissimo. Siamo due amici a distanza, perché lui viveva a Londra. È ritornato dopo il lockdown. Io lavoravo. Non ci siamo potuti vedere. Conosce l’autore di questo pezzo, che è di Broadway, Scott Alan. Si erano messi d’accordo di fare una versione ufficiale italiana. Mi ha chiesto se volevo essere la voce femminile. Anche lì, tutto è nato per caso. È stato un buon pretesto per lavorare anche in quel periodo. Ci siamo dati da fare. Abbiamo registrato. È un testo molto legato al periodo che stiamo vivendo. Parla di ritornare su, di avere fiducia, anche quando va tutto male. È un bel pezzo. Sono molto felice”.

 

 




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