mercoledì 25 gennaio 2023 - Mario Barbato

Giorgia Meloni come Mario Draghi

Giorgia Meloni è diventata premier elevandosi a unica oppositrice del governo Draghi, ma il suo programma politico è identico a quello dell'ex presidente della Banca Centrale Europea. Il governo ha cambiato solo premier, ma la linea politica è rimasta intatta. Aveva ragione Conte quando accusava Meloni di essere la fotocopia, al femminile, di Draghi.

Per quanto continui a imbonire gli italiani sui suoi canali social, Giorgia Meloni ha tradito i suoi elettori. E quando parliamo di elettori, non parliamo solo dei “fratellini”, ma anche dei “leghisti” che hanno abbandonato Salvini per cambiare casacca e votare per Fratelli d'Italia, sperando in un cambiamento che non c'è stato né poteva esserci. 

La Che Guevara italiana prometteva una rivoluzione che è sparita dai radar del governo, lasciando il posto alla continuità di un sistema che non ammette modifiche, ma solo illusioni. Nel giro di tre mesi, la premier si è rimangiata tutte le promesse fatte, elaborando una Legge di Bilancio tiepida, timida, inefficace e in linea con i poteri forti.

La manovra economica del governo Meloni è chiaramente improntata alla più violenta austerity, seguendo le orme neoliberiste di Mario Draghi, e con una traiettoria diplomatica sempre più asservita agli Stati Uniti e vittima delle indicazioni che arrivano da Bruxelles e dai Paesi che più contano in Europa, ovvero Germania e Francia. 

Fratelli d’Italia è diventato l’emblema del partito-sistema. Ha fatto decreti a favore dei ricchi e sta smantellando il Welfare italiano, cancellando il reddito di cittadinanza e distribuendo briciole ai pensionati minimi. A questo va aggiunta la sudditanza mostrata nei confronti di Bruxelles che continua a dettare legge a un Paese che, suggestionato dalla propaganda meloniana, aveva creduto nel motto “Italia libera, forte e sovrana” della premier. 

Foto: governo.it




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