Gattini su Sgarbi: Facebook tra il serio e il faceto
Dopo l'inondazione di gattini sul Facebook di Matteo Salvini e su Beppe Grillo la nuova vittima del bombardamento virale sui social network sarà Vittorio Sgarbi, che il 20 maggio prossimo riceverà #SgarbiFelini.

Consumo incontrollato di droghe allucinogene o troppe nottate trascorse tra un bicchiere e l'altro di assenzio? O ancora, una forma di espressione di opinione o persino di critica politica con uno sfondo più serio e ragionato? Queste alcune delle possibili ipotesi sul fenomeno che si manifesta nel progetto Kitten.
Certo è che, mentre diventa sempre più difficile, salvo lunghe ricerche di bettole di campagna nel profondo Veneto, trovare un "gato ala visentina" cucinato come si deve - forse la lunga preparazione scoraggia i più - ecco che il felino trova un utilizzo assai più semplice e meno impegnativo da realizzare: infestare le pagine Facebook di personaggi noti e controversi. Primo bersaglio Salvini, poi il turno di Beppe Grillo, ora sarà la volta dell'irascibile Vittorio Sgarbi, scelto con una sorta di referendum tra gli utenti: si tratta dell'evento/flash mob virtuale: #SgarbiFelini ---- inondazione sempre meno controllata di gattini sulla bacheca di Vittorio Sgarbi!.
Forse le appassionate orazioni da critico d'arte, o magari la poco fortunata (ma urlata) parabola politica di Sgarbi lo hanno reso il prossimo bersaglio dell'offensiva mediatica: chissà se dovrà guardarsi anche delle cyber-pulci, che raramente non accompagnano i gatti reali.
Insomma, lo svilupparsi della rete e dei social network crea nuove frontiere tra il serio e il faceto. Comunque gli assalti di gattini virtuali, cui pure non manca un versante trash, non mancano di suscitare anche analisi del tutto serie come fenomeno sociale dei notri tempi.