lunedì 29 maggio 2017 - alessandro tantussi

G7: almeno speriamo favorisca il turismo verso la Sicilia

G7. Affacciato sul Mar Ionio, le splendide immagini del teatro greco di Taormina hanno fatto il giro del mondo. Speriamo che ciò favorisca il turismo mondiale verso la Sicilia, perché per il resto il G7 è servito a nulla, e ci hanno pure preso per i fondelli.

Nella dichiarazione finale si afferma pomposamente “la necessità di tutelare i profughi e i migranti più deboli, come le donne a rischio e i minori non accompagnati”, ma subito dopo si ribadisce “il diritto sovrano degli Stati di presidiare i propri confini e di fissare tetti all'immigrazione”.

E infatti tutti gli stati hanno chiuso i confini. Qualcuno dei loro premiers critica i muri a discorsi, ma poi di fatto li ergono tutti. Forse non con i mattoni, ma con il filo spinato e le frontiere sigillate sì. E con grande ipocrisia lodano l’Italia per l’accoglienza, dicono che “l’Italia deve essere aiutata sulla questione dei migranti”, ma è come dire “aiutati che Dio t’aiuta”, perché in concreto non compicciano nulla. 

Solo l'Italia abbatte i muri, costruisce ponti e manda le navi a prendere i migranti sulla battigia delle spiagge libiche. Noi siamo bravi, bravi, bravi. Ma dire tre volte bravo è come dir coglione, e da coglioni ci trattano. E ci facciamo pure prendere per i fondelli dall’Europa e dal G7. Oramai la strategia è chiara: “I migranti vanno aiutati, protetti e coccolati, però teneteveli voi”. 

Bravi, bravi, bravi.




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