sabato 8 dicembre 2018 - Salvo

Francia: la resa dei conti?

Sono ore drammatiche e di attesa in Francia in vista della manifestazione, di fine settimana, dei gilet gialli a Parigi. Il movimento, che era nato come rappresentante degli automobilisti, si è dilatato agli studenti, ai senza casa, a tutti coloro colpiti dalla crisi economica.

Sul tavolo delle questioni ci sono: la cancellazione dell’aumento della tassazione sulla benzina, l’abrogazione della riforma scolastica, l’aumento dei salari minimi e delle pensioni sociali. Insomma ci sono tutte quelle questioni che il neoliberismo degli anni ’90 ha sottratto sempre più alle funzioni di uno Stato per darle in mano alle varie lobby private.

Logica dell’interesse di elite finanziarie e non di welfare state.

Le proteste delle scorse settimane ben presto hanno assunto un carattere di aperta rivolta, creando un clima di grande paura. Per molti la situazione è fuori controllo, tanto da paventare un golpe. Circolano le notizie più disparate per ciò che potrebbe accadere come una marcia verso l’Eliseo armata dei manifestanti,o un rimpasto di governo con l’uscita del premier Édouard Philippe e l’assunzione dell’incarico da parte dell'ex capo di Stato maggiore dell'Esercito Pierre de Villiers. Ciò che emerge in maniera diretta è l’impopolarità del presidente Macron e del suo governo, ma indirettamente sono le politiche economiche e finanziarie dell’Unione Europea ad essere messe in forte discussione. 

 Salvatore Falzone




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