giovedì 16 aprile 2020 - Anna Maria Iozzi

Francesca Figus, protagonista nell’audio serie “L’avvocato Guerrieri – La prima stagione”

Dal 15 aprile, è protagonista nell’audio serie “L’avvocato Guerrieri – La prima stagione”, tratta dal romanzo di successo di Gianrico Carofiglio. Di recente, l’abbiamo vista nella serie di Rai 3 e di Rai Play “Passeggeri notturni”, al fianco di Claudio Gioè. Si tratta di Francesca Figus.

Tante le esperienze nella sua carriera, come la partecipazione nella fiction “Padre Pio – Tra cielo e terra”, con Michele Placido, che lei definisce un grande professionista per la sua generosità, senza dimenticare “Noi due e gli altri”, la webserie prodotta e ideata da lei con Alessia Barela e proposta sul sito de “La Repubblica”.

In autunno, la vedremo a Sky nella serie di Maria Sole Tognazzi, “Petra”, con cui vanta un’esperienza nel film “Passato Prossimo”, al fianco di Paola Cortellesi.

In un momento così particolare e di grave difficoltà per il nostro Paese, da professionista, si augura che i teatri e cinema possano ritornare ad avere un momento di lavoro importante.

 

Di recente, ti abbiamo vista nella serie di Rai3 “Passeggeri notturni”, tratta dai racconti di Gianrico Carofiglio, con Claudio Gioè, nel ruolo di zia Agnese. Com’è stata questa esperienza?

“È stata un’esperienza bellissima, perché, quando la produttrice me l’ha proposto e ho letto la sceneggiatura, ero convinta che venisse fuori un bellissimo progetto, perché era scritto molto bene. Tratto dai racconti di Gianrico Carofiglio, un grande scrittore, con attori che stimo moltissimo, come il protagonista, Claudio Gioè, con il quale avevo già lavorato in “Passato Prossimo” di Maria Sole Tognazzi. Per me, è stato un privilegio essere dentro a un progetto così importante e innovativo, stando sulla piattaforma di Rai Play”.

 

A proposito di Carofiglio, il 15 aprile, sei protagonista nell’audio serie “L’avvocato Guerrieri – La prima stagione”, ispirata al romanzo di successo “Le perfezioni provvisorie”. Ci racconti del tuo personaggio?

“Il mio personaggio è Nadia. È un ex prostituta. Si scoprirà, durante la storia, che conosce l’avvocato Guerrieri da parecchi anni. Scopriremo il perché. Adesso, Nadia ha un bar ristorante, dove lui va quasi tutte le sere”.

 

Nelle tue prime esperienze, spicca lo spettacolo teatrale “Ti aspetto in sala d’aspetto”, con la compagnia di Ettore Scola. Com’è maturata la passione per la recitazione?

“Da piccola, ho avuto un grande amore per il cinema. Guardavo tutti i film, anche quelli che non potevo guardare all’età di dieci, dodici anni. Stavo estasiata davanti alla televisione. Dopo il liceo, mi sono iscritta all’università. Sapevo che il mio sogno era quello di provare, cercare e sperare di fare l’attrice. Ho lasciato l’università e mi sono iscritta in una scuola di recitazione a Roma, che ho seguito per tre anni. Dopo la scuola di recitazione, ho iniziato a lavorare. Questa è stata la mia vita, molto felice, anche se con grande difficoltà, perché il nostro mestiere è fatto di grandi momenti di silenzio e non è semplice”.

 

Nel 2000, prendi parte alla fiction di Giulio Base, “Padre Pio – Tra cielo e terra”, con Michele Placido, nel ruolo della moglie del suo protetto, un medico che è stato vicino a Padre Pio nel corso della sua vita. Com’è stato lavorare al fianco di un grande artista come Michele Placido?

“Mi sono divertita come una pazza. Michele è un uomo divertentissimo. È stato un piacere. Abbiamo girato in Abruzzo, in un piccolo paese. C’eravamo solo noi. È stato un periodo bellissimo. Michele è uno spasso. Rocco Papaleo è un uomo di eccezionale intelligenza e ironia. Ci siamo molto divertiti. La mattina, giravamo prestissimo. Alle cinque di mattina, al trucco, e già pensavamo noi tre dove potevamo andare a mangiare la sera. Questo era il mood. È stato molto bello e divertente, oltre al fatto che Michele è un grandissimo attore e un grandissimo professionista. È una persona molto generosa sul set. Quando recitavamo, mi ha sempre messo a favore della scena. E questo non si incontra sempre sul lavoro con gli altri attori. È stato molto piacevole. Siamo rimasti in buoni rapporti. Con Rocco Papaleo, ci conoscevamo. Ogni tanto, ci sentiamo”.

 

Tante le fiction e le serie di successo a cui hai preso parte come “La squadra”, “Don Matteo”, “Distretto di Polizia”, “Tutti pazzi per amore”, “Nati Ieri”. Qual è stata l’avventura e il personaggio a cui sei rimasta maggiormente legata?

“Di questi, non ti saprei dire, perché mi è piaciuto lavorare in tutti. Non essendo la protagonista, ma partecipando in alcune puntate, è stato, per me, molto bello andare sul set di progetti così importanti. “Don Matteo” esiste da anni. È un progetto molto importante e visto. Quando ho partecipato a “Don Matteo”, sapevo di andare a fare una serie amatissima dalle persone. Questo, per un attore, è molto stimolante, perché sai che arrivi al cuore delle persone affezionate a quel progetto. Anche a tutti gli altri, come “Distretto di Polizia”. È stato un cult”.

 

Nel 2017, hai collaborato con Alessia Barela nella webserie “Noi due e gli altri”, al fianco di nomi come Claudia Pandolfi, Giulia Bevilacqua, Gian Marco Tognazzi. Che ricordi hai?

“Questa serie l’ho fatta io e Alessia. Fino ad oggi, questo è il progetto che porto nel cuore, perché è stato fatto e creato da noi. Alessia Barela è la mia migliore amica. L’ha scritta. Ho creato una società di produzione per questa serie, insieme ad un’altra produttrice, che si chiama Francesca Andreoli. L’abbiamo prodotta e interpretata. Io e Alessia Barela siamo le protagoniste. Da sole, siamo andate a chiedere. “La Repubblica” l’ha messa sulla sua piattaforma. È stata una gioia immensa, quando ha accettato la nostra proposta. “La Repubblica” non aveva mai messo una serie web sul suo sito e non ne aveva mai fatte. È stato un regalo enorme e una gioia infinita. Ora, ne stiamo preparando un’altra”.

 

In autunno, ti vedremo nella serie Sky “Petra”, diretta da Maria Sole Tognazzi. Con quest’ultima, vanti altre esperienze in “Passato Prossimo”.

“Con Maria Sole, eravamo nei banchi di scuola al liceo. Ci conosciamo da quando siamo ragazzine. È stato bello aver partecipato al suo film d’esordio “Passato Prossimo”, dove eravamo tutti alla prima esperienza. C’erano Paola Cortellesi e Claudio Santamaria. È stato un atto d’amore di tutti noi”.

 

Cos’hai in serbo per il futuro?

“Spero che, in questo momento così difficile, riusciamo ad uscirne tutti, a fatica, col tempo e nel miglior modo possibile. La nostra categoria avrà un momento di grande difficoltà, perché i teatri e i cinema non apriranno subito. Mi auguro che questi settori possano ritornare ad avere un momento di lavoro importante. Lo spero, per la categoria, non tanto per me, personalmente. È chiaro che io ne faccia parte. Sono molto preoccupata per tutto quello che è la cultura. In questo momento, vedremo come ne uscirà”.

 




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