Festival Bizet, L’Amore Ribelle

Inizia sabato 29 marzo il festival primaverile del Palazzetto Bru Zane
Dopo il riscontro di interesse per il festival autunnale Violoncello, l’anima romantica, dedicato, per la prima volta, a uno strumento musicale, - che dispone di un repertorio e gode di una fama importanti, entrambi legati al secolo romaantico – il secondo festival della stagione ‘24 – ‘25 rende omaggio a Georges Bizet (25 ottobre 1838 – 3 giugno 1875), nell’anno in cui ricorrono i 150 anni dalla sua morte e dalla prima della sua celebre CARMEN.
E’ stato rapidamente presentato il ciclo Bizet, L’Amore Ribelle, nella sala da concerto del Palazzetto Bru Zane da Alexander Dratwicki, direttore artistico ; Rosa Giglio, coordinatrice artistica ; Camille Merlin, coordinatrice Bru Zane Label e partenariati discografici :
Sette concerti dal 29 marzo al 16 maggio ; un laboratorio - concerto ; una conferenza.
Diventato, al giorno d’oggi, il compositore d’opera più eseguito al mondo, Bizet non è riuscito a godere del suo successo. La leggenda che lo riguarda lascia credere che la mediocre accoglienza ricevuta da “Carmen” gli sia stata fatale. Per quanto eccessiva, questa idea rivela la posizione dell’artista d’avanguardia rispetto al suo tempo. Bizet compose un’opera che potè essere davvero apprezzata solo a partire dagli anni Ottanta. Bizet apparteneva alla generazione nata nel momento della fioritura del Romanticismo, la cui missione era trovare dei modi per rinnovarlo. Ma il pubblico dell’epoca non era ancora pronto a seguirlo.
Il concerto numero zero, come di consueto, ha allietato il finale del pomeriggio esplicativo. La mezzosoprano Adèle Charvet e il pianista Florian Caroubi hanno interpretato otto Mélodies di Bizet su poesie di Victor Hugo, Charles-Hubert Millevoye, Philippe Gille, Louis Bouilhet, Théophile Gautier, assai apprezzate dalla platea.
E proprio alla produzione di Mélodies di Bizet, tanto abbondante quanto poco conosciuta, sarà dedicata la serata al Palazzetto del 2 Aprile. Si rivaluterà un genere che merita di essere programmato con maggiore regolarità, affinché possa occupare il posto che gli spetta nel repertorio musicale francese. Protagonisti, il tenore Reinoud Van Michelen e il pianista Anthony Romaniuk.
Ma ritorniamo all’ordine cronologico. Il ciclo inizia sabato 29, al Palazzetto, con un concerto intitolato “Il giovane Bizet”, che vedrà al piano Nathanael Gouin. Nel programma, il musicista accosta i brani di Bizet agli arrangiamenti da lui realizzati per Charles Gounod e Camille Saint-Saens, proponendo anche la Parafrasi sul coro dei monelli di Carmen.
Alle 17 di domenica 30 alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, in forma di concerto sarà eseguita “Le Docteur Miracle”, opéra-comique di Bizet, composta a soli 18 anni, che vinse il primo premio (ex aequo con Charles Lecocq) nel concorso di opéras-comiques in un atto, organizzato da Jacques Offenbach, per promuovere il suo nuovo teatro, Les Bouffes-Parisiens. Quattro cantanti si esibiscono, accompagnati da Thomas Tacquet al pianoforte.
Il 15 aprile, al Palazzetto, Alina Skalamova e Nikolay Shalamov saranno interpreti di un recital di pianoforte a quattro mani intitolato “La grande sfida”. Oltre ai Jeux d’enfants di Bizet, eseguiranno una Sonata di Gounod, una di Théodore Gouvy, per finire con Fantasia di concerto su Carmen di Charles e Raphael Billema.
Il 6 maggio, al Palazzetto, un pianista da tempo ospite gradito del “Centre de musique romantique française”, Roberto Prosseda. Eseguirà opere per pianoforte di Bizet, Farrenc, Gounod, Heller, Diémer e Guilmant, ossia l’estetica di una generazione che rivisita il virtuosismo pianistico romantico.
Il 10 maggio alle 16 e 30 tutti allo Squero, lo splendido auditorium nell’isola di San Giorgio, per un concerto coprodotto con Asolo Musica. “Nuovi Romantici”, questo il titolo, proporrà Mélodies e duetti di Bizet e dei suoi contemporanei, a cura di alcuni Artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris.
Conclusione al Palazzetto il 16 maggio con “Il Pescatore di perle”, brani da opere liriche di Bizet e dei suoi contemporanei, eseguiti da Artisti dell’Accademia Teatro alla Scala. E’ un concerto che segna la quinta stagione di collaborazione tra l’Accademia e il Palazzetto.
I concerti al Palazzetto iniziano tutti alle 19 e 30.
L’8 aprile alle 18 Monique Ciola nella conferenza Bizet in bianco e nero parlerà del ruolo particolare occupato dal pianoforte nella vita di Bizet. Oltre alla competenza pianistica necessaria per ogni compositore e alla comune pratica della trascrizione di opere proprie ed altrui, il pianoforte è stato una presenza costante ma volutamente tenuta sotto traccia. Bizet non amava esibirsi in concerti pubblici, e svolgeva l’attività di insegnante privato solo per necessità di mantenimento : non voleva suscitare fraintendimenti, il mondo doveva riconoscerlo come compositore.
Il 13 aprile alle 15 e 30 alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, l’Orchestra di Padova e del Veneto eseguirà Jeux d’Enfants (Giochi di ragazzi, 1871), composta da Bizet mentre stava per diventare padre. E’ una raccolta per pianoforte, in questa occasione trascritta per orchestra da Iain Farrington, che farà da ponte tra i giovani partecipanti (dagli 8 ai 10 anni) e la musica romantica francese, in uno spettacolo gioioso e stimolante.
Per saperne di più : bruzanemediabase.com