Feste sinonimo di abbuffate? Non più: anche l’Italia va verso il Vegetariano

Il periodo festivo si sa che, per convenzione e tradizione, è stato sempre vissuto dalla maggior parte della società come momento di riposo, svago, relax e - soprattutto qui in Italia - di mega abbuffate durante le quali ci si lascia parecchio andare, per poi pentirsene amaramente dopo il 6 gennaio.
Questo scenario, noto a tutti e apparentemente immutabile, sta nel corso del tempo mutando e dirigendosi in direzioni inaspettate. La nuova tendenza è che sempre più persone scelgono consapevolmente di rinunciare ai “piaceri della carne” in tavola, riservandoli solo per altre “pratiche”. E difatti un recente articolo riportato dall’Adnkronos informa che “secondo il rapporto Eurispes 2011 sono circa 5 milioni gli italiani vegetariani. Addirittura lo 0,4% ha optato per una decisione ancor più drastica, escludendo dalla dieta anche latte e uova, diventando quindi Vegan".
Perciò su moltissime tavole italiane imbandite di questi periodi si vedono sempre meno menù tradizionali e molte di più sono invece le soluzioni che prevedono pietanze preparate con ricette vegane (coloro, cioè, che non mangiano nemmeno i prodotti di derivazione animale) e vegetariane (senza carne e pesce) realizzate rigorosamente con prodotti biologici.
Le motivazioni sono le più svariate: ragioni di tipo ambientalista, alimentazione responsabile, lotta al sovrappeso, difesa degli animali. Scelgono la dieta verde soprattutto le donne, i giovanissimi - tra i 18 e i 24 anni - e persino il 9,3% degli over 65. A tali ragioni si sommano poi motivazioni di carattere etico: difatti, secondo le stime dello Stockholm International Water Institute “la popolazione mondiale dovrebbe convertirsi ad una dieta vegetariana entro il 2050 per evitare future carestie cominciando a mangiare solo frutta e verdura, anziché bistecche e insaccati. Il SIWI afferma che un giorno potremmo essere costretti a diventare tutti vegetariani. E non per scelta, ma per necessità: perché, in caso contrario, non ci sarà abbastanza cibo per sfamare la crescente popolazione mondiale”.
Fatto certamente indicativo è che l’incidenza numerica dei vegetariani comincia ad essere significativa in diversi Paesi del mondo (Regno Unito, Irlanda, Belgio, Norvegia, Spagna e Germania che oscillano tra il 3 e l’8% della popolazione fino al 10% del Regno Unito), tanto da trasformare il mercato dei prodotti dedicati ai “VEG” da prodotti di nicchia a vero e proprio business per le aziende di settore. Ed è più che noto che sportivi, uomini e donne dello spettacolo, del cinema italiano ed internazionale fin dagli anni ’70 hanno scelto lo stile di vita green, per motivazione sia estetiche che di benessere.
Perciò sarebbe auspicabile il proposito di cominciare il nuovo anno iniziando ad informare i nostri beneamati connazionali - tanto legati ai tradizionalissimi menù festivi, piatti tipici e pranzi iper-calorici - sull’importanza di una scelta più salutare, conveniente e consapevole anche in tavola.