mercoledì 28 marzo 2018 - Anna Maria Iozzi

Fabrizio Frizzi: addio al conduttore gentiluomo

Non è facile affrontare, per gli spettatori, la perdita di un illustre personaggio, non uno qualsiasi, una persona speciale, tanto da farsi conquistare un posto nel cuore di tutti gli italiani.

La nostra tv perde una delle colonne portanti: Fabrizio Frizzi che, grazie alla sua professionalità, competenza, senso dell'ironia e garbo, approdava tutte le sere nelle case degli italiani.

In tanti hanno appreso, con estremo sgomento e incredulità, la notizia della sua prematura dipartita. Che non stesse bene era risaputo da tempo, ma che se ne andasse, così, all’improvviso, è stato un duro colpo, difficile da assimilare, per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui.

Fabrizio aveva l’aria da bonaccione, uno che sapeva trasmettere un’aura di positività a tutti coloro che interagivano nell’ambiente lavorativo e non. Sapeva accogliere con il sorriso e il buonumore il parere degli altri. Si concedeva sempre al pubblico. Era anticonformista. Accettava di scattarsi un selfie in compagnia del pubblico, quello che lo ha sempre amato, fino alla fine dei suoi giorni. Stringeva le mani a tutti, come se fossero dei parenti. Non ha mai negato un autografo, segno tangibile della sua immensa e incommensurabile umanità e generosità, che lo rendeva unico negli occhi di tutti. Oggi, quegli occhi piangono. Si, come se fosse uno di famiglia. Era l’amico che tutti volevano avere. Era da esempio per le sue azioni parsimoniose, ravvisabili nelle maratone televisive, una su tutte, “Telethon”, a favore della ricerca.

È impossibile non passare in rassegna gli innumerevoli programmi che lo hanno reso celebre: "Scommettiamo che?", in coppia con Milly Carlucci, "Europa Europa", con Elisabetta Gardini, "I soliti ignoti", "Miss Italia", il commento delle partite del cuore, "Tandem", "Il barattolo", “Pane e marmellata”, “Per tutta la vita”, in coppia con Romina Power e, infine, “L’eredità”.
È inutile rimanere impassibile al margine della sua immagine che, ogni sera, ha saputo fornire al pubblico, con estrema eleganza. 


È come se fosse venuto a mancare uno di famiglia, quello che si attende la sera, all'ora di cena. 
Mancherà a tutti, per le sue inconfondibili risate e battute. Un vero gentiluomo e galantuomo della nostra tv, a cui ha conferito lustro ed eleganza.
Ha saputo infondere, in tutti noi spettatori, la cultura del rispetto e della coerenza, valori che, al giorno d'oggi, stanno svanendo.

Il pubblico non si aspettava che, quella di domenica, sarebbe stata la sua ultima puntata al programma “L’eredità”, che condivideva in staffetta con Carlo Conti.

A tutti ha colpito il caloroso abbraccio riservato al campione de “L’eredità” Andrea Saccone. Era il segno di un messaggio, forte della sua immensa umanità, che tutti, oggi, piangono.

Ciao, Fabrizio.

 




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