giovedì 4 luglio 2019 - Aldo Funicelli

Europa: la giornata nera del sovranisti

In un giorno qualunque di questa estate afosa, scopriamo il bluff del sovranismo populismo.
In Europa i posti più importanti sono stati decisi da Germania e Francia e l'Italia (che si è schierata con Visegrad) non avrà forse poltrone importanti.

Dovevamo sbattere i pugni in Europa per difendere la manovra, l'aumento del debito legato a quota 100 e reddito di cittadinanza e invece dobbiamo congelare1.5 miliardi per garanzia (per il debito). Oltre a tagli a sanità e alle forme di sostegno.
Dovevamo difendere i sacri confini della patria eppure i barchini continuano a sbarcare e così pure le ONG, perché salvano vite umane (certo ci sono le leggi e i decreti sicurezza, ma anche le leggi che tutelano la vita e la dignità delle persone).

Ora dovrebbe essere più chiaro il poco o nulla che c'è dietro Salvini e questo governo.


Non ci sarà la procedura di infrazione, ma pagheremo tutto lo stesso. Le promesse, la propaganda, le illusioni..
Certo possiamo rallegrarci coi numeri dati dall'Istat sull'occupazione, ma sono i numeri generati con gli stessi criteri di prima che non tengono conto della qualità del lavoro, delle ore di lavoro.

E ora?
Finita la gara di tifo sul capitano della Sea Watch 3 Carola Rackete che posizione prenderemo sulla Libia (anche alla luce dell'attentato a Tripoli)? Continuiamo a delegare alle milizie il controllo dei migranti?
Facciamo finta che la Libia sia un porto sicuro, che ci sia una invasione in corso, che in Italia ci sono le leggi e dobbiamo rispettarle (ma non quando crollano i ponti, non quando si parla di evasione, non quando si parla di far pagare le tasse ai giganti del web..)?




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