sabato 23 aprile 2016 - Pleo

Emergenza Genova: cede la diga sul Polcevera, petrolio verso il mare

L'assessore comunale alla protezione civile: "La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare. La Capitaneria di porto è riunita per l'emergenza ed ha dichiarato lo stato di emergenza locale"

La diga di contenimento costruita per contenere il petrolio greggio, fuoriuscito da una tubatura dell'oleodotto Iplom domenica scorsa, ha ceduto per l'inalzamento del torrente Polcevera a causa della pioggia.

Le precipitazioni della scorsa notte hanno complicato le operazioni di recupero del greggio, mentre resta l'allerta meteo "gialla" -la più bassa - fino alle 14 su tutto il territorio genovese.

Il rischio è che il greggio possa arrivvare in mare raggiungendo la costa di Loano. Forte la mobilitazione a difesa delle spiagge che potrebbero essere investite dalla chiazza di idrocarburi. In azione ci sono battelli e gommoni che stanno tentando di raccogliere il greggio in mare, che venerdì ha raggiunto anche il mare di Ponente nel Savonese. Sono 29 gli autospurghi in azione nel letto del Polcevera, nel Fegino e nel Pianego, altri 20 sono pronti ad intervenire. Lungo i torrenti sono state stese grandi briglie sifonate per separare l'olio dall'acqua.

Preoccupa una sacca di greggio di 10/20 metri cubi che si è accumulata nel Pianego, se dovesse crollare trascinerebbe il greggio nel Fegino. A proposito è intervenuto il sindaco della città metropolitana di Genova Marco Doria: Nnon arriverebbe al mare per le protezioni installate però si riverserebbe nuovamente nei torrenti".

Da lunedì si è interrotta la produzione della Iplom di Bussalla che ha causato lo sversamento. Dal prossimo 6 maggio 240 lavoratori su 252 finiranno in cassa integrazione, l'accordo è stato firmato durante la riunione tra vertici dell'azienda e rappresentanti sindacali. 




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