giovedì 20 dicembre 2012 - paolo

Elezioni politiche 2012: giri di valzer del centrodestra

Con annessi e connessi.

Nella grande recita di tutte le parti in commedia, il PDL ci sta offrendo lo spettacolo tragicomico di quel che capita quando, in una formazione politica totalmente personalistica, il riferimento carismatico, il centro di gravità, ovvero l'uomo solo al comando, entra in una dimensione surreale e lascia orfani e smarriti i propri seguaci.

Lunedì sera Roberto Benigni su Rai1 ci ha satiricamente proposto in maniera gustosa le due peggiori notizie per gli italiani di questo tribolato, più per la rata dell'IMU che per altro, mese di Dicembre: la prima è che il 21 dicembre dovrebbe avverarsi la predizione Maya della fine del mondo e qui il bravo Roberto tira un sospiro e predica "pazienza"; la seconda, quella peggiore, è il ritorno di Silvio, risate.

Ma c'è poco da ridere, mentre il cavaliere sbrocca in un suo quotidiano delirio su Monti o non Monti, ovvero prima ti sfiducio dicendone peste e corna e poi ti nomino mio erede per un "ressemblement"(orrendo francesismo) dei moderati e centristi, decantando le tue grandi doti di statista, i poveri pidiellini sono entrati in penosa fibrillazione e vagano in ordine sparso sui media compiacenti in cerca di qualcuno che metta la parola fine a questa loro indicibile sofferenza.

E mentre Silvio, il "men is back" di Crozza, sparaflasha gli italiani ipodotati con il suo neuralizzatore mediatico, stiamo assistendo allo spacchettamento del PDL in formazioni più o meno estemporanee che hanno come unico scopo raccattare più voti possibili dalle infinite sacche di quel vasto mondo di centrodestra italiano per attutire il colpo della gioiosa armata di sinistra che, secondo tutte le previsioni, si avvia ad una vittoria schiacciante. Ignazio La Russa annuncia la nascita di una nuova lista: "...ho avuto un colloquio faccia a faccia con Berlusconi, in assoluta amicizia e lealtà...". Questa l'introduzione per comunicarci che sta costituendo una nuova formazione anti montiana alla quale aderirebbero alcuni ex alleanza nazionale, vedi Meloni oltre a Crosetto e Cossiga ecc.

Contemporaneamente Gianpiero Samorì, l'ultima creatura ad hoc di Silvio per le fantomatiche primarie del PDL, ci fa sapere che se il Cavaliere sosterrà una discesa in campo di Mario Monti lui formerà una lista di moderati autonoma che, a suo dire, farà man bassa del voto moderato, mettendo in mora Monti. Insomma siamo all'esplosione di una Supernova che, come ci insegna la fisica, avviene quando ad un collasso gravitazionale fa seguito il surriscaldamento degli strati più leggeri che, innescando una reazione nucleare incontrollata, portano alla deflagrazione.

Il collasso di Silvio Berlusconi sta proiettando i frammenti del PDL in tutto il panorama politico italiano che ormai ha soltanto due punti di riferimento certi, il PD di Pierluigi Bersani che ha svolto i propri compiti diligentemente e si appresta a raccoglierne i frutti elettorali e il M5S di Grillo che, malgrado i tentativi interni ed esterni di avvelenamento dei pozzi, rimane l'altra forza probabilmente vincente.

In questo quadro, che contemporaneamente accompagnerà la decadenza dei partiti personali come l'IDV di Di Pietro, incappato nelle note disavventure di Gabbanelliana memoria, l'UDC di Casini che continua a sfogliare la margherita in attesa di Monti, nonché lo spolpamento per assorbimento nel PD di SEL di Nichi Vendola, rimane incombente come un macigno la decisione che assumerà Mario Monti. Se Monti si candiderà con una sua propria lista, facendo un dispetto anche al Presidente Napolitano che si è mostrato freddino con il senatore a vita da lui voluto come "super partes" e non in veste di gladiatore, tutto si rimetterà in gioco sconvolgendo i piani di vincitori e vinti, con una fortissima probabilità di un pareggio elettorale che ci riporterebbe dritti come fusi alla casella di partenza, ovvero all'ingovernabilità, con l'aggravante che non ci sarà più una figura istituzionale di garanzia a riportare a galla questo sfortunato paese che, sempre di più, somiglia alla nave di Schettino.

 




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