venerdì 20 settembre 2019 - Pressenza - International Press Agency

Elezioni in Israele: urge una svolta nella politica israeliana a favore di diritti, lavoro, istruzione, dialogo e pace

Foad Aodi: “Il partito arabo “Unita” presieduto da Aymen Odeh è il terzo partito con 13 seggi, adesso più decisivi nell’alleanza politica con Blu e Bianco”. Così, le comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai) e l’Unione internazionale Arabi 48 (U.I. Arab 48) commentano il risultato delle elezioni in Israele, che si prospettavano molto incerte e difficili. 

di Co-mai Comunità del Mondo Arabo in Italia

Difatti i risultati lo stanno dimostrando: nessuno ha la maggioranza e c’è un testa a testa tra il partito “Blu e Bianco” e il Likud. La sorpresa è il buon risultato del partito arabo “Unita” presieduto da Aymen Odeh che questa volta ha ottenuto ad ora 13 seggi  perché si è presentato unito. Comprende 4 movimenti arabi storici che hanno lavorato fianco a fianco fino all’ultimo minuto per coinvolgere la popolazione araba residente in Israele a votare a favore della loro voce: unità, determinazione, diritti e vera democrazia.

Infatti sono riusciti a passare da 10 a 13 seggi, coinvolgendo tutti: giovani, donne, anziani. Ma bisogna fare ancora di più e far valere i diritti degli arabi che vivono in Israele per raggiungere una convivenza pacifica e serena senza scontri e stress perpetui, dichiara il Fondatore delle Co-mai e l’unione internazionale Arabi 48 (U.I.Arab 48) Foad Aodi, che ha seguito tutta la campagna elettorale insieme ai nostri movimenti e alle comunità arabe e palestinesi in Italia e in Israele.

Il nostro appello alle diplomazie internazionali è di riattivare il processo di pace tra palestinesi e israeliani, due stati e due popoli, e fermare le politiche dei muri e dell’odio nei confronti degli arabi e dei palestinesi in Terra Santa. Inoltre ci rivolgiamo al partito Arabo e al presidente Odeh per aprire una trattativa con il partito Blu e Bianco per alleanze e incarichi governativi, per essere più decisivi da dentro e cambiare l’azione politica e per non rimanere per sempre all’opposizione senza essere ascoltati e poter dare risposte alla popolazione araba e al popolo palestinese, conclude Aodi.

Il capo della Lista araba Unita, Ayman Odeh (Foto di www.bocchescucite.org)

 




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