martedì 26 settembre 2017 - Camillo Pignata

Elezioni in Germania: il boom della destra fascista. Che cosa succederà in Europa?

La Merkel esce da queste elezioni, con una pesante sconfitta. Ma anche la Spd perde molto. I liberali tornano in Parlamento. I fascisti di estrema destra vincono e diventano il terzo partito. La Linke tiene. Il fenomeno Schulz che, prima delle elezioni sembrava guadagnare voti nei sondaggi, si è rivelato solo una illusione per pochi allocchi.

 

La subordinazione del PSE al PPE ha lasciato e non poteva non lasciare il segno. Del resto se la sinistra fa la destra è inevitabile la sua sconfitta. Se la sinistra diventa la mano politica del fascismo finanziario è inevitabile il ritorno del fascismo politico. Il partito socialdemocratico va all’opposizione. Finiscono le larghe intese, si incrina la leadership tedesca in Europa che reggeva sull’alleanza PPE/PSE. Finisce un'epoca.

Il peso politico dei democristiani bavaresi si rafforza in Germania e probabilmente costringerà la cancelliera a slittare su posizioni più oltranziste, sia contro l'italia, che contro gli immigrati. E tutto ciò avrà conseguenze in Europa. Certamente si rafforzerà la politica anti-mediterranea, anti-immigrati, si allontanerà la revisione del trattato di Dublino. La politica del rigore avrà un nuovo sviluppo, ma come espressione della politica nazionalistica e del più forte.

La BCE diventerà sempre più tedesca, con effetti sulla politica finanziaria europea, che si sgretolerà sotto i colpi del nazionalismo, senza che questo significhi la fine dominio della finanza sulla politica. La politica nazionalistica non determinerà la fine del potere di direzione e di controllo delle banche, ma continuerà la bancocrazia. Perché?

Perché anni di dominio del potere finanziario sulla politica, anni di servilismo della politica verso la finanza non scompaiono all'improvviso. Perché dietro il nazionalismo c’è il liberismo. Quello stesso liberismo che stava dietro la globalizzazione, oggi sta dietro il nazionalismo.

Quello stesso liberismo che stava dietro il fascio-razzismo finanziario, oggi sta dietro il fascio razzismo-politico. Nel "Gattopardo", di Tomasi di Lampedusa, c’è una grande verità: tutto cambia perché nulla cambi. E’ la politica liberista di oggi.

(Foto: Aleph/Wikimedia Commons)

 



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