Elezioni Europee | Ma perchè devo andare a votare se il mio voto non conta nulla?
Oggi i nostri ‘cari’ politici – e il cari è volutamente virgolettato non per un sentimento d’affetto nei loro confronti, ma per quanto caro ci costa mantenerli – ci invitano a votarli per essere eletti al Parlamento europeo.
Ora, preso atto che anche quando vengono eletti qui da noi in Italia, lorsignori, quello che riescono a fare di buono per i cittadini è prossimo allo zero, se non addirittura di nocumento alla stragrande maggioranza della popolazione, come la riforma delle pensioni a 70 anni e con quattro soldi, gli stipendi più bassi d’Europa, oppure il tassare anche l’aria (inquinata) che respiriamo, non si vede la ragione per cui dovremmo votarli anche in Europa dove la voce italiana è viepiù debole di quella di una pulce!
Se poi consideriamo il fatto che i maggiori leader di partito si candidano alle europee sapendo fin d’ora che una volta eletti rinunceranno allo scranno europeo, lasciando il posto al secondo della lista, allora la domanda sorge spontanea: ma perchè devo andare a votare se il mio voto non seve a nulla?
Le ragioni di tanto scetticismo e che hanno lasciato a casa circa il 50 per cento degli aventi diritto al voto alle ultime consultazioni elettorali, sono essenzialmente due:
votare non serve perché le decisioni che contano non le prende più l’Italia e i suoi organi politici;
votare non serve perché i politici e i partiti sono tutti uguali e quindi che vinca l’uno o l’altro non cambierebbe nulla.