mercoledì 3 marzo 2010 - Enzo Di Micco

Ecco un bellissimo libro da leggere: "Ultime 24 ore di una kamikaze"

“Domani mattina alle nove sarò morta. Mi guardo allo specchio per l’ultima volta e cosa vedo? Una ragazza piena di vita con i capelli neri, corti, occhi scuri, intensi, labbra sensuali, collo lungo…”; sono i pensieri di una giovane che a breve dovrà morire per sua scelta, quella di aver voluto essere una kamikaze.
 
Si tratta ovviamente di un racconto, un bellissimo romanzo dal titolo “Ultime 24 ore di una kamikaze", scritto da Sladjana Stojkovic. L’opera tratta le vicissitudini di una ragazza, palestinese, Samira, diciannove anni, che priva di alternative nella vita sociale, accetta il ruolo di kamikaze. Ma prima in un suo diario la ragazza narra le vicende che accadono nelle 24 ore precedenti il suo martirio.
 
Nel suo libretto di appunti Samira parla della sua infanzia, del suo modo di pensare, dei giorni trascorsi in guerra, dello stato d’animo che l’accompagna prima di morire. Dichiara il suo odio per questo mondo e intuisce che l’essere umano sulla terra non è più guidato dalla potenza misericordiosa di Dio, ma dalle forze oscure del male.
 
Insomma, un bellissimo racconto per nulla noioso, ricco di sfaccettature che ti penetrano nel cuore portandoti a riflettere sulla questione palestinese e in particolar modo delle condizioni di vita nella Striscia di Gaza. In questa triste cornice una donna bellissima, per ovvie ragioni, sceglie di essere appunto una kamikaze, facendosi esplodere su un autobus e uccidendo 12 persone.

 




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