martedì 26 novembre 2013 - bruno piano del balzo

È la televisione che decide per noi

Domenica Radio Radicale ha trasmesso la convetion del Pd. Ho ascoltato tutti i discorsi dei tre candidati alla Segreteria del Pd. 

Su RAI News l'evento politico è stato dato con spezzoni di diretta per Civati e Cuperlo, e quasi integralmente in diretta per Renzi. È una scelta. 

I sottotitoli che scorrevano davano per ognuno dei tre una singola frase estrapolata da un discorso di circa mezz'ora. Ad esempio per Civati: "Provo disagio per le larghe intese". Civati ha detto tante altre cose interessanti, ma solo questa è stata inserita nel Televideo. Chi decide cosa è importante da riportare?

Grillo ha deciso di non andare mai in TV, ma ogni volta che esce di casa ci sono decine di microfoni e telecamere per carpire un suo commento. È sempre presente in Tv, ogni giorno. 

In tutti i talk-show politici viene ultimamente invitata Santanchè per il centrodestra, ed è così diventata leader...

La RAI in questi anni ha deciso chi doveva essere l'antagonista politico. Bertinotti "abitava in TV" essendo invitato a giorni alterni, Poi è stata la volta di Di Pietro. Poi di Vendola. Ora di Grillo e Renzi.

È la Tv che decide cosa è utile far sapere a noi "cittadini-sudditi". È la TV che decide se farci sapere o no una cosa di una persona o non farci sapere niente di un'altra. 

E nonostante giornali e internet, è sempre la TV il referente di informazione (io direi disinformazione) per la maggioranza dei cittadini.

 

Foto: Jenna/Flickr




Lasciare un commento