giovedì 10 novembre 2016 - Accademico dei Pugni

Dopo il M5S anche Berlusconi vuol tornare alla proporzionale

Ciò che si è verificato nelle ultime settimane può essere così sinteticamente descritto: vecchio e nuovo si incontrano pur non amandosi e avendo strategie diverse. Il M5S vuol tornare alla proporzionale, avendo paura di assumersi responsabilità politiche di governo a livello nazionale, Forza Italia vuol tornare alla proporzionale, per non rimanere troppo a lungo parcheggiata all’opposizione in compagnia della Lega Nord e Fratelli d’Italia. ​

Per raggiungere questo obiettivo, entrambe le forze politiche sono decisamente schierate contro la legge di revisione costituzionale. La vittoria del No al referendum costituzionale è strumentale alla demolizione dell’Italicum, che in verità non ha nulla a che fare con la riforma costituzionale, e che può essere modificato con legge ordinaria da una nuova maggioranza politico-parlamentare. Allora, sarebbe logico pensare ad una nuova maggioranza parlamentare formata da Forza Italia e M5S per adottare una nuova legge elettorale proporzionale! Sì, sarebbe logico, ma non sempre ciò che è logico è pure realistico. Al di là della convergenza tattica, come si è detto, è proprio sulla diversa strategia e collocazione parlamentare che la distanza tra queste due forze politiche risulta evidente. Forse il M5S pensa di conquistare con la proporzionale la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari? Certamente no! Vuole allearsi con Bersani che si è convertito al No al referendum costituzionale? Anche questa è un’ipotesi improbabile. Allora la risposta non può che essere questa: dopo aver vinto in città importanti, come Roma e Torino, il M5S vuol correre per vincere anche le elezioni politiche, ma senza correre il rischio di governare il Paese.



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