lunedì 9 novembre 2020 - Yvan Rettore

Donald Trump, emblema di un’America mediocre ma vincente

Come si potrebbe definire Donald Trump? A mio parere, rappresenta la mediocrità vincente e in un periodo come quello che stiamo vivendo le sue caratteristiche lo hanno finora dimostrato.

Donald Trump, immobiliarista con due fallimenti alle spalle, può sfoggiare sicuramente un certo carisma e una presenza scenica in cui riesce a prendere tranquillamente per i fondelli coloro che lo ascoltano, pervenendo quasi sempre a portarli tutti dalla sua parte. 

Per il resto domina il vuoto di un uomo limitato da un profondo narcisismo e da una incapacità cronica di autocritica che gli impediscono di crescere e far crescere coloro che gli stanno accanto. La Storia è piena di questi soggetti megalomani distruttivi e palloni gonfiati fino al midollo che riescono soltanto a combinare disastri dovunque vadano. Qualcuno dirà che è stato però un grande imprenditore. 

Sorvoliamo pure sui suoi due fallimenti e vediamo però di sottolineare che il vero cervello del suo grande impero è stato (e rimane) quello di Ivana Trump che gli ha consentito di diventare quello che oggi è. Senza il suo apporto determinante Trump sarebbe rimasto un imprenditore di scarso spessore e successo. 

Quindi come si suole dire, tanto fumo e poco arrosto! 

Un buon venditore della propria immagine (suffragato però da una ottima squadra che lo spalleggia dalla mattina alla sera e a cui va comunque la maggior parte del merito) che cavalca il mito dell'America come Paese in cui tutti possono riuscire, ma in cui vi sono ormai decine di milioni di disoccupati, oltre cento milioni di cittadini che vivono in condizioni di povertà spesso estrema, dove curarsi bene rimane un lusso per pochi privilegiati, in cui l'ultima vera industria manifatturiera di rilievo rimane quella degli armamenti, per non parlare infine delle difficoltà sempre più crescente e palesi a mantenersi presente come superpotenza perfino nel "cortile di casa" in cui sempre più Paesi e comunità latinoamericane rimettono in discussione la sfera d'influenza statunitense. 

Davvero troppo poco per pensare di mantenere e incarnare ancora il mito dell'uomo di successo che Trump tenta di sbandierare in modo ormai sempre più affannoso quanto logorante.

Yvan Rettore

Foto: Brian Butler/Flickr

 



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