lunedì 30 settembre 2013 - Aldo Funicelli

"Diversamente berlusconiani", ovvero l’ipocrisia del potere

Alfano e soci, quelli che i giornali chiamano "le colombe", hanno coniato la definizione di "diversamente berlusconiani", in risposta alla scelta estremista dei falchi del partiti, quelli che hanno spinto alla rottura col Governo delle Larghe Intese, al ritiro dei ministri e dei deputati dalla maggioranza.

Dando poi, ma questo è un classico berlusconiano, la colpa al PD e a Letta.

Peccato che sia la solita ipocrisia del potere: non si può essere diversamente onesti, o diversamente contribuenti. Non si può da una parte sostenere la persecuzione di B. e dall'altra criticare la scelta estremista di staccare la spina al governo.

Questa gente semplicemente sente il terreno franare sotto i piedi, sorpassati a destra dai falchi e col terrore che prima o poi il vuoto berlusconiano sia colmato da qualcosa di nuovo. Senza Berlusconi, chi darà loro un posto al sole?
Ma sanno anche che una delle regole della malapolitica italiana è quella di tenere i piedi in due scarpe: un pò con Berlusconi, ma senza chiudere le porte ai centristi. Hai visto mai?

Ora ci ritroviamo col problema di dover fare la legge di stabilità entro il 15, per mandarla a Bruxelles e con il rincaro dell'IVA, la cui origine risale alla mancata riforma delle tasse promessa da Berlusconi nel 2011 (e poi non mantenuta).
Potrebbe tornare l'IMU, per la seconda rata, con anche i vari aumenti delle accise.

Il rischio, sulla carta è grosso: che si arrivi al commissariamento da parte della Troika. Che si debba chiedere gli aiuti alla BCE. Forse è per questo che Berlusconi ha fatto un pò una retromarcia: possiamo votare la legge elettorale e la legge di stabilità.

Un film già visto: minacciare per poi passare all'incasso.
Già si parla di amnistia. C'è sempre tempo per mettere mano nuovamente alla giustizia.

Per dare la colpa a Grillo e al suo oltranzismo (come hanno fatto ieri Scalfari Letta) c'è sempre tempo.

Foto: Valerio Ianna/Flickr




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