lunedì 21 ottobre 2019 - paolo

Diritto e rovescio del governo Conte 2

Il governo Conte 2 si è insediato a seguito di una manovra del tutto legittima, perché le maggioranze di Governo si costituiscono in Parlamento e non per voto popolare diretto, come sostengono alcuni sprovveduti o finti tali. L'accrocchio, ritenuto a priori impensabile, tra M5S e PD è servito per evitare pesanti criticità al paese, ma soprattutto per sterillizzare la conquista del potere da parte di Matteo Salvini.

 Una quasi certezza visti i sondaggi nel caso di elezioni, dal momento che il ministro della propaganda leghista a questo, e solo a questo, si era preparato durante tutto il periodo del Conte 1. Un bombardamento quotidiano a palle incatenate che il verdognolo ha riversato sugli italiani, utilizzando tutti i metodi della comunicazione possibili. Le sue dirette h 24 da smartphone, le campagne propagandistiche dalle piazze e dalle spiagge di tutta Italia, l'attivismo in rete e sui social della" bestia", una creatura mediatica creata ad hoc dallo stesso Salvini, hanno fornito la plastica rappresentazione di quale livello di degrado può raggiungere la politica quando passa nelle mani di individui simili.

Quindi chiunque abbia un minimo di senso delle istituzioni e di rispetto per il bene del paese, a prescindere dai propri convincimenti politici, dovrebbe tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Perché di pericolo vero e proprio si tratta,e non solo per la stabilità economico finanziaria del paese, ma per la sopravvivenza stessa della democrazia. Gettare il paese nelle mani di uno senza arte né parte come Matteo Salvini e del suo circondario di fascistoidi annessi e connessi, dovrebbe far tremare i polsi anche a chi fatica a distinguere un politico da un venditore di fumo.

Purtroppo ogni medaglia ha il suo rovescio, o per dirla più scientificamente, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. E' indubbio infatti che l'operazione di depurazione dal rischio Salvini/Lega ha rianimato un cadavere politico che tutti ritenevano ormai fuori dal giro che conta, seppure ancora dotato di robusta componente parlamentare nelle file del PD. Mi riferisco ovviamente all'altro Matteo, quello di Rignano sull'Arno, ovvero quel Renzi che nel caso di elezioni anticipate sarebbe stato inesorabilmente infilzato dal neo segretario del PD Zingaretti che non vedeva l'ora di toglierselo dai piedi. Cosi' non è stato e ora ci ritroviamo il machiavellico redivivo al centro dell'attenzione di tutti media. E' diventato il deus ex machina dal quale dipende la sopravvivenza del Conte 2. Visto che il soggetto in questione non ha nulla da invidiare al suo omonimo leghista in termini di manipolazione della realtà, possiamo capire come possa "stare sereno" il premier Conte. Adesso lo ritroviamo al centro dei flash dei fotografi, con una moltitudine di microfoni ansiosi di raccogliere il suo messaggio, divenuto esiziale per le sorti del paese. Ovviamente non poteva mancare l'ennesima puntata della Leopolda che, data per morta e sepolta, sta beneficiando persino di dirette televisive, proprio come nei momenti di massima gloria.

Due sere fa, in quella che viene definita la terza Camera politica, ovvero lo studio di Porta a Porta del vecchio marpione Bruno Vespa, è avvenuto un confronto tra i due Mattei, Matteo Salvini vs Matteo Renzi, a tutto campo. Uno scontro tra titani che ha fatto uno share di oltre otto milioni di teledeficenti, sottoscritto compreso, affascinati dal totale vuoto a perdere che hanno offerto i due contendenti. Una differenza è però emersa, Renzi ha vinto il confronto per manifesta superiorità culturale. D'altra parte con un contendente come Salvini era scontato.

Ecco a questo ci siamo ridotti, a vedere uno spettacolo da cabaret, offerto da due attori non protagonisti dai quali però siamo tenuti appesi ad un filo.

Che tristezza. 




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