Dialogo di una Vagina e un Papa in una stanza
L’occasione di questo Dialogo Immaginario mi è stata data dall’invito al Pentimento offerto in occasione di lunedì 19 aprile 2010, Compleanno e Anniversario dell’Elezione del Primo Santo Membro al Pontificato e a stringersi in quel giorno nella preghiera attorno a Lui, Colui che "aveva preparato una durissima riflessione della "sporcizia" che regnava, che combatte da tempo "una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie?"
In un momento tanto delicato per Lui e per tutta la Chiesa…da una stanza di vita quotidiana.
Dedicato a una donna, una qualunque,che non ha nulla, non ha niente, non chiede niente, nuda come quando è nata, potrebbe chiamarsi Teresa Wilms Montt. Un canto di Libertà e Anarchia: «Il mio destino era viaggiare, vagare, cercare, non avere né casa né città», una danza eretica, erotica.
V. Buongiorno Lei non sa chi sono io…
P. Come si permette?
V. Smentisca e dica che mi conosce intimamente.
P. Io non dialogo con una come lei.
V. E allora perchè pontifica sul mio conto?
P. Perché io sono Dio sceso in Terra.
V. Allora Lei sostiene che Dio mi abbia incontrata?
P. Dio vede tutto.
V. E fa anche tutto?
P. Dio è Bene.
V. Ed io sarei il Male?
P. Si azzitti per sempre io non dialogo con una come lei.
V. E come potrei far nascere il dialogo se non mi apro, dal concepimento alla morte naturale?
P. Si serva della Santa Protezione.
V. Né santa né serva né padrona.Mai.