lunedì 18 luglio 2011 - Maurizio Mottola

Debito pubblico e sovranità monetaria

Le Banche centrali - Banca d’Italia, Federal riserve, Banca centrale europea- non sono pubbliche, ma sono private (Banca Intesa San Paolo fino a poco tempo fa, possedeva circa il 42 per cento di Banca d’Italia) e stampano i soldi (al mero costo di carta ed inchiostro), che poi vendono allo Stato.

In Italia lo Stato paga con i buoni del Tesoro: ecco come nasce il debito pubblico. Come l’usura insegna, da un iniziale minimo debito, con il meccanismo perverso degli interessi, si arriva a cifre astronomiche. Da quando l’emissione di banconote non è più collegata alla copertura aurea (il 15 agosto 1971, a Camp David, il presidente statunitense Richard Nixon annunciò la decisione di sospendere la convertibilità del dollaro in oro, perché il Tesoro americano non era più in grado di sostenere le richieste di convertibilità), il denaro nella collettività ha assunto una vita a sé, non più tanto collegata alla ricchezza reale di uno Stato. Il fatto è che alcuni meccanismi si sono inceppati e rastrellare denaro dai cittadini - attraverso tagli ed altro - per sanare il debito pubblico è una mancata soluzione del vero problema: la possibile soluzione è invece che lo Stato acquisisca la completa sovranità monetaria, esercitando la legittima potestà di stampare le banconote, togliendo così alle Banche centrali, che sono private (ed al connesso circuito finanziario speculativo) il dominio sul denaro, di cui il debito pubblico è una dannosa conseguenza (in Italia il 43% del debito pubblico è detenuto dalla Banca d’Italia o da Istituzioni Finanziarie e Monetarie italiane).

Tutto ciò con buona pace di forbiti economisti e professori universitari (collusi?). La sovranità monetaria è ciò che veramente manca al compimento di una reale democrazia. La divisione tra economia e politica è strumentale, in quanto l’economia fa parte della realtà e la politica è il governo della realtà collettiva. Del resto lo stesso Giulio Tremonti, intervistato in diretta nazionale al TG1 la sera di venerdì 6 marzo 2009, ebbe tra l’altro a dire: “(…) la causa principale della formazione del debito pubblico è che gli Stati hanno ceduto la sovranità monetaria (…)”. Perché non si è ricordato di questa sua affermazione, quando ha approntato la manovra finanziaria? 




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