mercoledì 8 giugno 2011 - Marco Scipolo

Davigo: "La corruzione è aumentata"

In un incontro pubblico a Verona, il magistrato Piercamillo Davigo ha spiegato perché stare dalla parte degli onesti.

Con la conferenza del consigliere della Corte di Cassazione Piercamillo Davigo, alla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona si è concluso il ciclo di convegni intitolato “Perché conviene essere onesti. I costi economici e sociali dell’illegalità”.

Pierpaolo Romani, moderatore dell’incontro e coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, ha ricordato che le ecomafie muovono un giro d’affari illecito annuale stimato intorno ai 20 miliardi di euro sottolineando che l’illegalità provoca ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini.

“Perché stare dalla parte degli onesti e non dei furbi?”, ha chiesto Romani al magistrato Davigo, noto per aver fatto parte negli anni Novanta del pool Mani Pulite che svelò Tangentopoli. “La risposta è facile: perché i ladri non possono mai essere più numerosi dei derubati”, ha dichiarato il consigliere di Cassazione. Che ha dimostrato: “Non producono reddito, lo ridistribuiscono soltanto. Se adesso ci mettiamo tutti a derubarci gli uni con gli altri, alla fine della serata avremo esattamente gli stessi oggetti e il denaro che avevamo all’inizio della serata. Però il Paese vive e se vive significa che un congruo numero di persone lavora, quindi i derubati possono sì essere ingannati, disattenti, ma sono sempre maggioranza assoluta”.

Per Davigo esiste anche una ragione etica: “Credo che per indole tutti abbiamo una certa tendenza ad operare nel bene, si vive meglio se uno sa di essere dalla parte del bene perché non deve inventarsi tutte le giustificazioni che si devono dare coloro che, deliberatamente, compiono azioni criminali”. Inoltre, secondo il magistrato, ci sono ragioni di natura economica, politica e sociale: “Un sistema di illegalità diffusa è un sistema fortemente inefficiente. Un sistema efficiente è quello dove il comportamento dell’individuo è prevedibile, e la prevedibilità dei comportamenti coincide con l’osservanza delle regole. Un Paese che ha una latitudine di illegalità come l’Italia si caratterizza per una scarsa prevedibilità dei comportamenti. In particolare, la corruzione si alimenta dell’inefficienza e a sua volta genera inefficienza”.

Il magistrato ha poi raccontato un fatto: “Esistevano i fondi di investimento occupazione dell’Unione Europea che venivano erogati alle Regioni le quali dovevano finanziare delle opere proposte dagli Enti locali. Le confessioni degli imputati sono state sorprendenti perché ci hanno spiegato che la scelta delle opere non era in base alla loro utilità ma a due fattori: la redditività tangentizia e la relativa sicurezza di impunità”.

Il relatore ha evidenziato che “la corruzione è aumentata” e che, da parte della politica, non solo non è stato fatto nulla per contrastarla ma è stato anche fatto il possibile per impedire di punirla. Davigo ha anche chiarito che i mercati illegali sono collegati tra loro ed autoregolamentati: “La sanzione è l’esclusione dai mercati illegali ma ciò funziona se il mercato illegale è piccolo. Se è ampio, prima che uno si faccia cattiva fama passano anni, perciò quando tali mercati sono di certe dimensioni devono essere gestiti dal crimine organizzato”. Che impone regole fatte rispettare con la forza delle armi.




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