venerdì 9 settembre 2022 - Alberto SIGONA

Dalla Coppa dei Campioni alla Champions League: le vittorie storiche delle italiane

Il clamoroso successo di ieri notte del Napoli di Luciano Spalletti sul Liverpool di Jurgen Klopp è solo l'ultimo di una lunga serie d'imprese compiute dalle squadre nostrane nelle varie edizioni della kermesse continentale. Rievochiamone le più importanti. 

QUANDO IL CALCIO ITALIANO FA BOOM Dal 7-2 del Milan di G. Nordahl rifilato al Rapid Vienna al 2-0 della Juventus di A. Del Piero al Bernabeu di Madrid, passando per il 3-0 dell'Inter di H. Herrera al Liverpool, sino a giungere alla recente remuntada della Roma sul Barcellona di Messi. La splendida e memorabile impresa compiuta dal Napoli di Luciano Spalletti, che ha asfaltato il mastodontico Liverpool con un inatteso e perentorio 4-1, ci offre su di un piatto d'argento l'occasione per rimembrare, Finali a parte, gli exploit più roboanti e significativi realizzati dalle nostre squadre italiche nella storia della Coppa dei Campioni. La lunga serie di vittorie eccezionali messe a segno dalle compagini nostrane nella massima rassegna continentale principiò in occasione della 1^ edizione, ovvero nel 1955-'56, col Milan di G. Nordahl, N. Liedholm ed A. Schiaffino capace di malmenare selvaggiamente gli austriaci del Rapid Vienna (all'epoca un signor team), rifilandogli ben 7 scapaccioni sonanti (subendone due). Nel 1957-'58 sono ancora i rossoneri a rendersi artefici di una sortita a tratti leggendaria, sconquassando il temibile Manchester Utd con un sonoro ed impietoso 4-0. Quindi nel 1961-'62 tocca alla Juventus incidere il proprio marchio sul marmo della storia, andando a violare l'inviolabile, cioè il fortino inespugnabile del Real Madrid dei vari A. Di Stefano, F. Puskas e F. Gento con un gol del genio italo-argentino Omar Sivori: non sono più i blancos dell'epoca d'oro (quella, per intenderci, delle 5 Coppe dei Campioni consecutive), ma il team iberico è ancora una corazzata, ed infatti nella “bella” (l'1-0 bianconero andava a pareggiare lo 0-1 dell'andata, e in quel periodo storico non esistevano i calci di rigore...) la spunteranno proprio gli spagnoli. Tre anni dopo l'Inter del mago Helenio Herrera (e dei vari S. Mazzola, G. Facchetti, L. Suarez...) si appresta a diventare Grande (con la G rigorosamente maiuscola) e durante il fulgido tragitto che la isserà sul trono dorato affonda il transatlantico Liverpool 3-0 nel ritorno della Semifinale, ribaltando l'1-3 dell'andata. Poi in Finale sarebbe arrivata l'apoteosi, vincendo la seconda coppa consecutiva, entrando nella leggenda del calcio mondiale. Ma questa è un'altra storia che forse un giorno vi racconteremo. Nel 1966-'67 la stessa Inter, poco prima di estinguere il proprio periodo epico, si concede una delle ultime grandi soddisfazioni di un ciclo irripetibile, andando ad espugnare Madrid superando 2-0 il declinante ma pur sempre poderoso Real. Seguiranno anni di magri raccolti, quindi nel 1983 arriva un altro momento da incidere su pietra lavica, con la Magica Roma di Pruzzo e Di Bartolomei che travolge 3-0 gli scozzesi del Dundee, rovesciando lo 0-2 subito nel match d'andata, staccando il pass per la poi sfortunata Finale, l'unica nella gloriosa ma travagliata storia del team capitolino. Sei anni dopo il mega Milan di M. Van Basten, R. Gullit, F. Baresi, P. Maldini e tanti altri fenomeni disintegra, umiliandolo non poco, il Real Madrid, con un inimmaginabile nonché irripetibile 5-0 da fantacalcio, volando verso il 3° Titolo Europeo, per quello che sinora rimane il punteggio più eclatante mai realizzato in Semifinale da un team italiano. Un trionfo che fotografa al meglio il periodo più felice dell'era S. Berlusconi, che inizia proprio da lì una saga da favola che culminerà nel 2007, con la 7^ ed ultima Coppa dei Campioni del Diavolo, la cui conquista viene “introdotta” da uno strabiliante 3-0 al Manchester United futuro Re d'Europa. Nel frattempo la Roma di F. Totti avrebbe steso a domicilio il Real campione del Mondo dei vari Raul, Zidane, Figo e Morientes, i cosiddetti galacticos, che nel prosieguo della kermesse verranno castigati 3-1 dalla Juventus in uno dei match più belli della storia recente, coi bianconeri trascinati dal capitano di mille battaglie Alex Del Piero, lo stesso che nel 2008-'09, quando un po' tutti lo davano anzitempo sul viale del tramonto, materà al Bernabeu proprio le merengues, con una doppietta d'antologia che ancora spopola su YouTube. Sempre la Juve molti anni dopo, nel 2017, si renderà protagonista di un'impresa straordinaria volta a smaterializzare ogni previsione, stordendo il super Barcellona di Leo Messi and company per 3-0. Lo stesso punteggio che un anno dopo permetterà alla Roma di E. Di Francesco di farsi beffe proprio del formidabile team blaugrana, ribaltando fra lo stupore generale l'1-4 rimediato all'andata, volando in Semi ed entrando in un certo qual modo nella storia della manifestazione continentale. Nel 2018-'19 la Juventus di M. Allegri e di quel dio portoghese di C. Ronaldo decapita le ambizioni dell'Atletico Madrid, superandolo 3-0 (tripletta di CR7), ribaltando lo 0-2 dell'andata, concretizzando la più grande rimonta della sua ultracentenaria e gloriosa storia. Nel 2020-'21 la stessa Zebra riesce nella fase a gironi a surclassare 3-0 al Camp Nou (con Ronaldo ancora protagonista) il solito malcapitato Barcellona (ormai in fase calante), ma l'impresa più autentica in quella edizione è forse quella della “piccola” Atalanta di G. Gasperini, capace di servire a domicilio i campioni del Mondo del Liverpool (sempre nella fase a gironi). Lo stesso Liverpool che ieri notte si è inchinato alla forza bruta del Napoli, per un boom che promette ai partenopei d'inaugurare un ciclo dorato destinato, chissà, a convogliare nel mito.

Alberto Sigona

Foto Wikimedia




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