Da Tarquinia un nuovo progetto per la Tuscia: l’Ecomuseo della Valle del Mignone e della Farnesiana
La salvaguardia del territorio, delle tradizioni e dello sviluppo sostenibile è ora più vicina
TARQUINIA – “L’Ecomuseo può essere definito un museo a specchio dove la popolazione ha modo di guardarsi, ma l’ecomuseo è lo specchio di come la popolazione vuole vedersi” e, tra le tante definizioni, questa fornita nel 2008 su Agoravox da Laura Tussi, giornalista e docente, è forse quella che riassume meglio le finalità di questi relativamente nuovi enti di gestione del territorio, che dalla lontana Svezia rurale, sul finire degli anni sessanta del secolo scorso, si sono poi diffusi con successo, sotto varie forme, in Francia e successivamente nel nostro Piemonte e, tra qualche difficoltà, nel nostro Paese.
- da sinistra: Arrigo Bergonzini, presidente del Consiglio comunale di Tarquinia. Laura Sposetti, assessore Lavori pubblici Comune di Tarquinia, Maurizio Testa, sindaco di Monte Romano, Antonio Cozzolino, sindaco di Civitavecchia, Luigi Landi, sindaco di Tolfa
- Aula Consiliare del Comune di Tarquinia - Presenazione dell’Ecomuseo della Valle del Mignone e dela Farnesiana - 23 Marzo 2018
I promotori del progetto sono Italia Nostra Sezione Etruria rappresentata da Marzia Marzoli, 100% Farnesiana e il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia con il sostegno di WWF, GRIG Gruppo d'Intervento Giuridico, LIPU e Forum Ambientalista.
L'area interessata dall’Ecomuseo abbraccia parte dei comuni di Monteromano, Allumiere, Tolfa e Civitavecchia rappresentati nella sala del Consiglio comunale di Tarquinia dai sindaci o delegati e, come ha ribadito il curatore del progetto, l’architetto Fabio Castelli, si tratta di un territorio collocato tra Vulci e Cerveteri con una via di comunicazione che collega due dei poli più conosciuti della civiltà etrusca.
A Adrian Moss, animatore di Explore Tuscia, è spettato il compito di illustrare con il filmato da drone la bellezza del paesaggio e l’unicità dei luoghi, visualizzabili anche su Youtube.
Tutti i sindaci hanno dimostrato interesse per il progetto Ecomuseo che verrà presentato nelle prossime settimane anche nei comuni interessati per informare la cittadinanza perché è bene ricordare che l’Ecomuseo è un’istituzione che parte dal basso e non è frutto di iniziative statali e regionali.
Il sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha anche firmato la domanda, già sottoscritta dai cittadini promotori del progetto da presentare a l presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, appena operativa la nuova giunta regionale, e finalizzata al riconoscimento della qualifica di Ecomuseo di interesse regionale Valle del Mignone e Farnesiana.
Da oggi quindi un nuovo strumento di gestione del territorio qual l'Ecomuseo si fa strada per integrare, con l'indispensabile approvazione di Regione e Comuni, risorse artistiche, ambientali, sociali e lavorative valorizzando anche un patrimonio di archeologia ferroviaria come il tratto Civitavecchia Capranica dismesso nel lontano 1962 e oggi prevalentemente utilizzato come dagli appassionati di mountain bike come ciclovia.
Da sottolineare infine l’intervento del presidente del consiglio comunale di Tarquinia, avvocato Arrigo Bergonzini, che soffermandosi sul tema del percorso Monteromano Civitavecchia della Trasversale da Orte ha sottolineato come “il tracciato verde sia morto”, di fatto sostenendo la correttezza del ricorso al TAR (in decisione nel prossimo dicembre) portato avanti dai movimenti che si oppongono proprio alla violazione di quel delicato ecosistema della Valle del Mignone che il progetto dell’Ecomuseo intende invece valorizzare, tutelandolo. Ora si attende da parte del Comune di Tarquinia anche un’esplicita presa d’atto e decisioni conseguenti le sulle alternative disponibili.