venerdì 12 novembre 2021 - YouTrend

DAZN, il malcontento degli utenti: Sondaggio YouTrend-Altroconsumo

I troppi disservizi nel vedere le partite di calcio su DAZN lasciano scontenti gli utenti italiani

 

 

Che il servizio offerto da DAZN non fosse all’altezza delle aspettative dei tifosi italiani lo si era già intuito durante lo scorso campionato. Dall’inizio della stagione 2021-2022, però, i disservizi si sono fatti più frequenti, se non altro per il fatto che da quest’anno DAZN si è aggiudicata i diritti a trasmettere tutte e 10 le partite di ogni turno di Serie A.

Il sondaggio YouTrend svolto in collaborazione con Altroconsumo fotografa una situazione di insoddisfazione generalizzata: ben il 77% degli utenti DAZN ha dichiarato di aver avuto almeno un disservizio da inizio campionato. I rallentamenti, la bassa qualità dell’immagine e il blocco totale della visione sono i problemi più frequenti sperimentati dagli utenti. Per far fronte a ciò, DAZN ha attivato dei rimborsi; tuttavia dalla nostra indagine emerge che meno di un utente su tre ha ricevuto una qualche compensazione per i disagi subiti.

Se le cose non cambiano, meno della metà degli attuali abbonati si abbonerebbe nuovamente il prossimo anno. Un dato significativo che diventa ancora più negativo se si prende in considerazione soprattutto chi ha in casa una connessione lenta.

In un Paese in cui la qualità della connessione internet lascia a desiderare, del resto, quasi 9 utenti su 10 vorrebbero poter seguire le partite anche attraverso altri canali di trasmissione, che siano il satellite o il digitale terrestre. A tal proposito la maggioranza degli intervistati (l’82%) pensa che le istituzioni dovrebbero fare di più per tutelare gli abbonati a Dazn e garantire loro la possibilità di vedere adeguatamente la Serie A.

Nota metodologica: sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 20 e il 22 ottobre 2021 su un campione di 505 utenti DAZN (profilo socio-demografico stimato sulla base della banca dati Quorum/YouTrend). Il margine di errore è del +/- 4,4%, con un intervallo di confidenza del 95%.




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