venerdì 10 aprile 2020 - paolo

Crollo del ponte di Aulla. Non abbiamo ascoltato Toninelli

Ricordate Danilo Toninelli? No, allora ve lo ricordo io. Era ministro delle infrastrutture e dei trasporti sotto il governo Conte 1, quello giallo verde tra M5S e LEGA, dove il vero premier, stando ai media nazionali, era in realtà Matteo Salvini, il capitano. 

Questo signore, dipinto come un gaffeur sistematico, andava monotonamente ripetendo che l'urgenza di questo paese non erano le grandi opere, vedi il TAV piuttosto che il ponte sullo stretto di Messina, ma mettere in sicurezza il territorio. Ovvero manutenere ponti, strade , viadotti ecc.. per evitare crolli e conseguentemente tragedie.

Il tapino, appartenente al gruppo " degli scappati di casa", ossia per definizione i grillini, veniva regolarmente sbeffeggiato e ridicolizzato dai nostri intraprendenti giornalisti grandi firme come un tontolone che dice scemenze a getto continuo. Neanche il fatto di avere conseguito una laurea in giurisprudenza, quando pure in quel governo vi erano fior di diplomini, uno dei quali raggiunto con il minimo sindacale seppure ritenuto il vero premier "ombra", lo salvava da pesanti sopetti di citrulloneria. Ne cito una, da La Repubblica 28.dic.2018 " dietro gli occhiali niente". E, forse ultima, quando Toninelli era ormai un semplice parlamentare del M5S, quella del Ilsole24ore.com il 6 gennaio 2020, notoriamente quotidiano con qualche impiccio sul tema autostrade, che ancora continua ad accanirsi su di lui definendolo un " gaffeur seriale" .

Bene, è avvenuto l'ennesimo crollo di un ponte. Il ponte sul fiume Magra tra Albiano e Caprigliola nel comune di Aulla (Massa Carrara). Una infrastruttura molto importante che unisce la statale Cisa con la provinciale di Albiano e la Toscana con la Liguria. Alto 8 metri circa e lungo quasi trecento, di competenza ANAS e realizzato in struttura cementizia, si è afflosciato sul greto del fiume come un castello di carte.

Per grazia del coronavirus Covid- 19, soltanto due automezzi che transitavano in quel momento sono stati coinvolti e pertanto non risultano vittime; soltanto un ferito non grave. In altri tempi, siccome è un viadotto estremamente trafficato, sarebbe stata una probabile strage. Già oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini, per vaste crepe e scricchiolii, fu oggetto di un sopralluogo nel novembre scorso da parte dei tecnici ANAS, che esclusero " condizioni di pericolosità" .

Difatti è crollato. 

E' l'Italia dei pseudo "competenti" che possono permettersi di prendere in giro il citrullone Toninelli, l'uomo che andava ripetendo che invece di buttare soldi in opere faraoniche e probabilmente inutili, era meglio spenderli per rimettere il territorio in sicurezza. Da allora è stato un suseguirsi ininterrotto di crolli di viadotti, ponti e gallerie. Una sorta di maledizione.

La notizia del crollo del ponte è passata sui media nazionali come una faccenduola da non perderci più di un minuto. In molti casi neppure citata. Certo in momenti come questi, con una pandemia che miete migliaia di vittime e gli italiani in quarantena e con il morale a terra, è del tutto comprensibile che una cosuccia come il crollo di un ponte passi sotto silenzio.

Eppure non posso fare a meno di pensare che si vuole anche evitare il cattivo pensiero " Vuoi vedere che forse Danilo aveva ragione e non era proprio l'imbecillotto che ci hanno raccontato?".

Non sia mai.




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