mercoledì 23 ottobre 2019 - paolodegregorio

Così parlò l’Elevato...

Non mi è sembrato che ci fosse l’urgenza di introdurre il tema di togliere agli anziani il diritto di voto, dove non si riesce ancora ad approvare una legge elettorale che consenta la immediata governabilità, che dia il diritto di voto ai sedicenni che mobilitandosi a milioni per l’urgenza ambientale si sono dimostrati più maturi dei loro padri e madri, che introduca il voto elettronico antibrogli con enormi risparmi per le casse pubbliche. 

Anche se la proposta proviene dall’ELEVATO (alias Beppe Grillo) motivandola con una assenza di progettualità e di una effettiva contrapposizione degli anziani col mondo giovanile. Vorrei osservare che fisiologicamente in quel 30% che non va a votare ci sono molti anziani e che l’unica cosa che andrebbe vietata è il diritto di voto ai non autosufficienti, ai ricoverati nelle case di riposo, il cui voto non è espressione di alcuna volontà personale, ma di coloro che li assistono.

Questo è un vero scandalo e sappiamo che questi voti sono gestiti dai padroni di queste istituzioni che sono preti e privati, che non sbagliano mai il loro voto in cambio di favori o altre utilità. Politicamente mi sembra l’unica cosa giusta da rivendicare, con una possibilità concreta che venga accolta.

Paolo De Gregorio

Foto:Liwax/Flickr




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