sabato 21 maggio 2011 - Professional Consumer

Cortese Marcegaglia lei sbaglia

Onore al merito.

Lei svolge con solerzia, passione e competenza il compito d’istituto. Accredita ruoli, rivendica la responsabilità degli associati nel fare impresa: “Noi lo teniamo in piedi questo paese, tutti i giorni noi facciamo qualcosa per il Paese, visto che contribuiamo per il 70% alla crescita del Pil''.

Ai Consumatori tocca porre in dubbio questo suo dire: Il valore delle merci e dei servizi venduti, non quelli prodotti, generano quel Pil. Solo con l’acquisto il valore di quei beni, altrimenti svalutati, viene trasformato in ricchezza.

Questa ricchezza generata dalla spesa privata, da quella pubblica e da quella spesa oltre frontiera che acquista le vostre esportazioni va ben oltre il 70; il resto resta ai vostri investimenti e alle vostre scorte, quando non sono zavorra.

Questa ricchezza retribuisce i redditi da capitale, quelli da lavoro; rifocilla le scassate casse pubbliche.

Produrre , insomma, risulta condizione non sufficiente per sostenere lo sviluppo; occorre acquistare quel prodotto, trasformarlo in moneta ed ancora consumarlo per dare input ad un nuovo produrre, fornire continuità al ciclo, sostanza alla crescita economica.

La prova del 9: a fronte di una riduzione delle crescita del Pil, i gestori delle politiche reflattive somministrano potenti ricostituenti in grado di sostenere la domanda, non l’offerta.

Tutti conoscono il giochino, tutti sollecitano quelle politiche, Lei non può non conoscerlo.

Già che ci sono mi consenta una chiosa: i fatti mostrano come vi sia più valore nell’esercizio del consumare che in quello del produrre.

Apprezzi quel valore, quel ruolo, quella responsabilità ed ancor più lasci che il mercato ne faccia il prezzo.




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