giovedì 7 maggio 2015 - Antonio Moscato

Conseguenze impreviste dell’accordo USA-Cuba

Il ristabilimento delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, interrotte bruscamente da questi ultimi quando Cuba non aveva neppure ristabilito le relazioni diplomatichecon l’URSS, rappresenta indubbiamente un premio per la tenace resistenza dell’isola all’embargo e anche all’isolamento seguito al crollo dell’URSS e della costellazione di Stati satelliti sorta a sua immagine.

Tuttavia gli Stati Uniti non sono un ente di beneficenza e avevo segnalato subito alcuni nuovi pericoli per Cuba in questa nuova fase, dovuti all’evidente asimmetria trai due paesi, e alla possibilità che l’accordo, senza impegni concreti degli Stati Uniti, porti a una ricolonizzazione dell’isola grazie alla comunità cubana ormai assimilata agli Stati Uniti politicamente e culturalmente, e grazie alla componente conservatrice presente nella Chiesa locale e in quella cattolica in generale, indipendentemente dalle belle dichiarazioni di Papa Francesco.

Ma su questo aspetto ritornerò presto, in occasione dello scambio di visite di Raúl Castro in Vaticano e del papa a Cuba. Segnalo intanto questo interessante e documentato articolo di Samuel Farber, nato e cresciuto a Cuba e difensore della rivoluzion ecubana, sulle ambiguità dell’amministrazione statunitense sulla questione dell’immigrazione.

Particolarmente interessante la questione del “furto dicervelli”, soprattutto medici. L’articolo, che rispecchia ilpunto di vista “progressista” e “liberal” degli Stati uniti, è stato pubblicato sul sito spagnolo http://www.sinpermiso.info/textos/i...

 

Qui il contributo di Samuel Farber. 




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