venerdì 19 maggio 2017 - Osvaldo Duilio Rossi

Conciliazione e arbitrato: varato il Progetto CAEE

La Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana, il 10.05.2017, ha tenuto a Roma, nella sua sede di Piazza della Pilotta, il convegno Conciliazione e Arbitrato per Enti Ecclesiastici (CAEE), organizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana per l'Arbitrato (AIA) e con Dikaios International.

Il convegno ha varato l'avvio del progetto di Conciliazione e Arbitrato per Enti Ecclesiastici (CAEE) col patrocinio della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana e del Decano P. Yuji Sugawara, che ha accolto i vari partecipanti.

Il progetto CAEE consente di conciliare o giudicare i conflitti civili che coinvolgano almeno un ente ecclesiastico in una sede appropriata e tramite professionisti, come quelli dell'AIA e di Dikaios, consapevoli delle particolarità sottese ai rapporti giuridici che coinvolgono questi enti.

I relatori hanno illustrato tutte le caratteristiche e le potenzialità di questo strumento ADR (Alternative Dispute Resolutions). Innanzitutto l'indipendenza e la neutralità degli arbitri coinvolti nel progetto CAEE: due caratteristiche che secondo il Prof. Avv. Andrea Giardina (Presidente AIA) già godono di un riconoscimento internazionale perché imprescindibili per comprendere le posizioni e le necessità delle parti e, quindi, per individuare decisioni "migliori".

La Prof. Avv. Maria Beatrice Deli (Segretaria Generale AIA) ha spiegato le caratteristiche del procedimento arbitrale dell'AIA, che garantisce l'imparzialità degli arbitri e offre la supervisione della Corte di Arbitrato, che verifica la qualità formale delle decisioni rese dagli arbitri.

Le decisioni rese nell'ambito della CAEE presuppongono un'elevata competenza professionale degli arbitri perché, come ha spiegato il Prof. Avv. Cesare Mirabelli (Pres. Emerito Corte Costituzionale, Pres. della Corte AIA), presuppongono la conoscenza di due diritti: quello canonico (nel cui ordinamento nascono gli enti ecclesiastici) e quello dello Stato (nel cui ordinamento operano quegli enti), soprattutto quando si considerano le posizioni di enti con personalità canonica, ma privi di personalità giuridica. Un ADR settoriale, come quello del progetto CAEE, quindi risulta particolarmente appropriato a gestire conflitti molto particolari, con la possibilità ulteriore di conservare i rapporti tra le parti e i valori immateriali, come la fiducia e la confidenza, grazie alla fase di conciliazione che può individuare interessi mutui delle parti.

La Prof. Ilaria Zuanazzi (Università degli Studi di Torino, Tribunale Ecclesiastico Regionale Piemontese) ha ricordato come la fase conciliativa sia tipica del mondo ecclesiastico, sin dalle sue origini: il Vangelo infatti testimonia il dovere di evitare le liti o di cercare sempre la riconciliazione tra le parti, anche per evitare di danneggiare la comunità intera con i conflitti interni.

La storia degli strumenti conciliativi disseminati nel diritto europeo, ripercorsa dal Prof. Valerio Gigliotti (Università degli Studi di Torino), ribadisce la possibilità concreta - e il dovere - di recuperare quel patrimonio di usi e di esperienze capaci di pacificare la collettività.

L'AIA e Dikaios quindi hanno iniziato ad offrire un servizio ADR appropriato a gestire liti che potrebbero ripercuotersi anche su gruppi d'interesse potenzialmente estranei al conflitto stesso, come chi fa riferimento, in modi diversi, agli enti e alle imprese in lite: fedeli, consumatori, fornitori, dipendenti, ecc.

Il 18.05.2017 il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torinoha ospitato un altro convegno - L'esperienza della mediazione tra storia e attualità amministrativa, civile e religiosa - durante il quale l'Avv. Pierre Fortin (Dikaios International) introduce nuovamente il progetto CAEE.

Foto: Public Domain/Wikipedia




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