lunedì 15 giugno 2015 - Angelo Cerciello

Cloud Atlas: un film che parla di lotta per la libertà e di speranza

Cloud Atlas è un film dei fratelli Lana e Andy Wachowski e di Tom Tykwer. Il film è stato tratto dal romanzo “L’atlante delle nuvole” di David Mitchell. Il film in questione si presenta come un film di fantascienza ma allo stesso tempo è anche un film storico e drammatico. Il film intreccia sei storie di sei personaggi, ogni storia ambientata in un luogo e in un tempo diverso. Una delle caratteristiche peculiari del film è la presenza della reincarnazione: gli stessi attori interpretano personaggi diversi nelle diverse epoche in cui sono ambientate le storie.

Seguendo un ordine cronologico, la prima storia è quella di Adam Ewing, un avvocato americano. Il medico Henry Goose sta avvelenando gradualmente Adam, in viaggio su una nave, e a salvarlo è uno schiavo di colore, Autua. Tornato negli Stati Uniti, Ewing e sua moglie Tilda denunciano lo schiavismo e lasciano San Francisco per unirsi al movimento anti-schiavitù.

La seconda storia è quella di Robert Frobisher, il quale trova lavoro come copistadel compositore e musicista Vyvyan Ayrs. Frobisher nel suo soggiorno a casa del compositore musicale trova l’ispirazione per comporre il suo capolavoro ossia il “Sestetto dell’Atlante delle Nuvole”. Il compositore una volta scoperta labisessualità di Robert lo minaccia di appropriarsi della sua opera.

Robert decide di ucciderlo e dopo si suicida. Robert, tra l’altro, aveva letto il diario di bordo di Adam Ewing.

La terza storia vede coinvolta una giornalista, Luisa Rey, la quale fa conoscenza di Rufus Sixsmith in un ascensore bloccato. Quest’ultimo è un fisico nucleare e viene assassinato prima di consegnare alla giornalista dei documenti contro la centrale. Isaac Sachs, un lavoratore della centrale, riesce a passare a Rey una copia dei documenti che Sixsmith voleva passare alla giornalista. Pure Isaac muore in un aereo che è stato sabotato di proposito. La stessa giornalista è coinvolta in un incidente provocato dal sicario di Sixsmith. La giornalista si salva dall’incidente e anche da un successivo tentativo di ucciderla da parte del sicario. Ella riesce, alla fine, a pubblicare dei documenti contro la centrale.

La quarta storia vede protagonista Timothy Cavendish, il quale è intrappolato in una casa di riposo per colpa del fratello che vuole vendicarsi di lui. Con un gruppo di persone residenti nella casa di riposo Cavendish mette in atto una fuga dalla casa di riposo. Successivamente egli legge un resoconto sulle vicende di Luisa Rey e racconta in un film la storia della sua fuga alquanto bizzarra.

La quinta storia parla di Sonmi451. La storia è ambientata a Neo Seoul, una metropoli iper-tecnologica del futuro. Sonmi lavora al fast food Papa song da dove riesce a scappare grazie all’aiuto di Hae-Joo Chang. Una volta a casa di quest’ultimo Sonmi451 vede il film scritto da Cavendish. Sonmi dopo aver diffuso un manifesto delle sue idee rivoluzionarie viene uccisa ma le sue idee sopravvivono.

L’ultima storia parla di Zachry che vive con la sua famiglia in una tribù situata nella valle. Zachry fa parte di una società primitiva che venera Sonmi451 come una divinità. Meronyma, una donna che proviene dalla società dei “Prescienti”, una società tecnologicamente molto avanzata, salva la nipote di Zachry, Catkin. Per sdebitarsi del gesto di Meronyma, Zachry la aiuta a raggiungere la sommità del Mauna Kea. Per Meronyma il monte è molto importante per scoprire se esistono delle colonie planetarie da abitare per tutto ciò che rimane del genere umano. Verso la fine del film vediamo Zachry, ormai vecchio, che racconta la sua storia a dei bambini da una colonia planetaria da dove si vede la terra da lontano.

Il film parla principalmente di speranza. Ma parla anche di amore come parla anche di riscatto. Ogni personaggio lotta per la libertàlotta per migliorare il suo mondo o lotta per i suoi ideali anche fino alla morte. Il film è struggente, è passionale, un film dove i personaggi trasudano vitalità ed energia, trasmettono coraggio ed empatia.

Un film a tratti commovente, un film che in un alcune scene è anche molto toccante. I fratelli Wachowski confezionano un film sulla lotta per l’affrancamento dai soprusi e dalle angherie compiute da individui oltremodo prepotenti: un film di denuncia alle prevaricazioni e alla violenza contro gli altri individui, violenza di qualsiasi genere o tipo. Il film, come la fortunata trilogia di Matrix, è un film di forte critica alla società come patto sociale, patto sociale che unisce una comunità la quale può degenerare ed essere oltremodo negativa e insopportabile per tanti individui per motivi e circostanze diverse.

Inoltre, come suggerisce Sonmi451, la vita di tutti noi, dall’uscita dal grembo materno fino alla morte, è legata a quella degli altri. E lo si vede bene nel film: i personaggi sono legati tra loro come anelli di una catena. Tali personaggi seguono le idee o gli esempi di vita di altri come ispirazione per le proprie scelte esistenziali o della vita quotidiana.

Un film profondo, un film che offre vari stimoli e spunti di riflessione, un film che si presenta allo spettatore come un libro da leggere per la sua trama abbastanza intricata: infatti, le storie dei personaggi nel montaggio sono intrecciate e non separate fra loro. Splendide le prove di recitazioni molto credibili dei vari attori famosi e non chiamati ad interpretare i vari personaggi. Belle le ambientazioni e le scenografie, le quali impreziosiscono la storia e non sono un semplice elemento decorativo ma fanno viaggiare lo spettatore in varie epoche, un viaggio metafisico e trascendentale che sembra voler coinvolgere non solo la mente ma anche il corpo dello spettatore.




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