Cina: quando il fumo annebbia la vista, a discapito dei bambini

Primo consumatore e primo produttore di tabacco, contro il fumo la Cina è decisa a fare un passo avanti e tre (anche molti di più) indietro. La cosa grave è che a rimetterci sono i bambini.
Nel 2009 la contea cinese di Gong’an cerca di obbligare i propri dipendenti a fumare, pena la multa. A parole il Governo cinese vorrebbe combattere il fumo, ma guai a chi non fuma. Il consumo di sigarette locali giova alle casse statali.
Come quando, da quest’altra parte del mondo, le multinazionali del tabacco riescono a collegare le sigarette agli eventi sportivi (e non sono proprio innocenti nei confronti dei minori). La loro incoerente difesa? Quella pubblicità serve solo a vendere una marca piuttosto che un’altra, ma “non influenza in alcun modo il consumo di tabacco”. Mentre è ovvio e le ricerche confermano che “la sponsorizzazione favorisce il reclutamento di nuovi fumatori e aumenta la quantità di fumo assunta da chi ne è già dipendente”.