martedì 15 aprile - Gregorio Scribano

Che auto comprare oggi? Elettrica, ibrida o a benzina?

Negli ultimi anni il dibattito sull’orientamento della mobilità in Europa ha visto una crescente tensione tra politiche ambientali ambiziose, incentivi per le nuove tecnologie e una realtà di mercato in continua evoluzione. 

Con il “Green Deal” europeo e alcune incertezze nelle politiche internazionali, molti automobilisti si domandano quale sia il mezzo migliore da scegliere oggi: elettrico, ibrido o a benzina, e se correre il rischio di ritrovarsi con un veicolo la cui circolazione potrebbe essere vietata in futuro.

Il Green Deal europeo mira a rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050, con tappe intermedie che preannunciano una progressiva riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti. In questo contesto, si sta delineando un quadro in cui l’auto elettrica gode di un forte sostegno: investimenti in infrastrutture di ricarica, agevolazioni fiscali e normative che, nel medio termine, penalizzano i motori a combustione interna. Tuttavia, la transizione non avviene in modo uniforme e alcuni segnali, come decisioni politiche altalenanti in altri paesi – come nel contesto statunitense con l’avvento dell’era Trump che ha aperto al benzina e al diesel – creano incertezza su quale direzione adotteranno le politiche future anche a livello internazionale.

Auto Elettriche. La spinta verso la mobilità elettrica è forte e supportata da una serie di incentivi che ne rendono l’acquisto sempre più allettante. Le tecnologie si stanno evolvendo rapidamente, e molti produttori hanno annunciato l’eliminazione graduale delle versioni a combustione interna a favore dei modelli elettrici. Inoltre, il quadro normativo in alcune città e regioni si sta già orientando verso limitazioni per i veicoli inquinanti, soprattutto in aree densamente popolate. Tuttavia, alcuni restano preoccupati per l’autonomia delle auto elettriche, la tempistica di ricarica, l’adeguatezza delle infrastrutture, e soprattutto i costi elevati.

Auto Ibride/plug-in. Le auto ibride o plug-in, rappresentano una via di mezzo tra il motore elettrico e quello a combustione. Esse offrono alcuni dei benefici degli elettrici – come il risparmio in termini di emissioni durante la guida urbana – pur garantendo un’autonomia maggiore grazie al motore a benzina o diesel per i lunghi tragitti. Questa opzione è particolarmente appetibile per chi vive in aree dove la rete di ricarica non è ancora completamente sviluppata o per chi affronta quotidianamente tragitti misti in città e in autostrada. D’altro canto, la complessità ingegneristica degli ibridi e la necessità di manutenzione specifica possono rappresentare un onere gestionale e finanziario nel medio termine.

Auto a Benzina/Diesel. Le auto a benzina e diesel hanno dominato il mercato per decenni e continuano ad essere una scelta consolidata per molti automobilisti italiani. Tuttavia, considerando le previsioni normative – che in alcuni Paesi europei pianificano il divieto di nuova immatricolazione per i motori a combustione interna entro il 2035 – l’acquisto di un veicolo tradizionale oggi comporta un certo rischio di obsolescenza regolamentare. Questo rischio si traduce nel timore che, in un futuro non troppo lontano, un’auto a benzina o diesel possa trovarsi parcheggiata al “box” o a condizioni di circolazione sempre più restrittive, soprattutto in contesti urbani attenti alla qualità dell’aria.

È importante sottolineare che ogni soluzione presenta vantaggi e svantaggi e che la scelta ideale dipende in larga parte da esigenze personali, di budget e dalle condizioni locali:

  • Mobilità Urbana e Sostenibilità Ambientale: Se si vive in città e si accede quotidianamente a infrastrutture di ricarica, l’auto elettrica rappresenta la scelta più lungimirante in termini di riduzione delle emissioni e conformità alle normative future.

  • Utilizzo Misto e Flessibilità: Per chi necessita di attraversare sia ambienti urbani che percorrere lunghe distanze, una vettura ibrida offre un compromesso interessante, riducendo le emissioni in contesti sensibili pur garantendo la praticità di un motore tradizionale.

  • Costi e Investimenti a Breve Termine: Le auto a benzina ancora presentano costi iniziali generalmente inferiori rispetto a quelle elettriche, ma potrebbero tradursi in costi maggiori a lungo termine, sia per l’efficienza energetica sia per i possibili divieti futuri imposti dalle normative ambientali.

Nonostante le incertezze e i segnali politici altalenanti che possono ravvivare il dibattito (come l’approccio più permissivo verso il diesel in alcuni contesti internazionali), la tendenza consolidata in Europa è quella di favorire soluzioni a basso impatto ambientale. La probabilità di divieti generalizzati o di restrizioni significative sulla circolazione di veicoli a benzina o diesel è cresciuta, con molte città che stanno già adottando zone a basse emissioni. In questo quadro, investire in una tecnologia che rimane in linea con le direttive future appare come una scelta prudente.

Alla luce delle attuali dinamiche di mercato e delle prospettive normative, l’auto elettrica appare come la scelta migliore per chi intende guardare al lungo termine, nonostante le sfide ancora da superare in termini di infrastrutture e autonomia. Le soluzioni ibride rappresentano un compromesso valido per chi richiede versatilità nel quotidiano, mentre le auto a benzina e diesel, pur potendo risultare più economiche nel breve periodo, comportano il rischio di dover fronteggiare restrizioni crescenti e investimenti ulteriori per restare conformi ai futuri standard ambientali.

In definitiva, la decisione deve essere ponderata in base alle esigenze specifiche dell’automobilista e del suo portafoglio, considerando sia l’impatto ambientale che il contesto di utilizzo. Mentre le politiche potrebbero essere soggette a evoluzioni e revisioni, la tendenza verso una mobilità più sostenibile è ormai irreversibile e rappresenta un fattore chiave da considerare nell’acquisto di un nuovo veicolo.




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