Cessate il fuoco in Palestina: Ong, associazioni e cittadini in piazza
Amnesty sostiene il ricorso del Sud Africa. Articolo 21 chiede la creazione di una delegazione internazionale per tutelare i giornalisti: “A Gaza si muore nell’ oscurità".
di Daniele Pallotta
Ong., associazioni, comitati hanno lanciato da Napoli un appello per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Hanno partecipato alla manifestazione (tra le molte adesioni) Amnesty International, Articolo 21, Un Ponte Per, Il Comitato Pace e Disarmo della Campania. L’ iniziativa ha visto anche il coinvolgimento di persone del mondo dell’ arte, come Marisa Laurito, il regista Carlo Luglio, Roberto Colella de La Maschera, Dario Sansone dei Foja, l’ attrice Antonella Stefanucci.
Amnesty sostiene il procedimento all’ Aja promosso dal Sud Africa
Tina Marinari, di Amnesty International, afferma che “Il procedimento avviato dal Sud Africa alla Corte Internazionale di Giustizia è accolto con favore da Amnesty International perché è un primo passo verso la giustizia e verso il riconoscimento dei diritti umani, per il riconoscimento che la vita di una persona palestinese vale quanto quella di una persona israeliana.
Il governo italiano e tutti i governi occidentali devono chiedere un immediato e duraturo cessate il fuoco. Solo se verrà garantito l’ accesso alle organizzazione internazionali si potrà parlare di giustizia e rispetto.” Marinari ricorda i drammatici numeri di quanto è avvenuto e sta continuando ad avvenire. “Dopo tre mesi di strage, dopo oltre 23000 morti, di cui 10000 bambini, abbiamo bisogno di rimettere al centro del dibattito il diritto internazionale, i diritti umani. Dal 7 ottobre in poi, ma anche prima, abbiamo registrato crimini di guerra inaccettabili da tutte le parti coinvolte. I responsabili di questi crimini devono essere assicurati alla giustizia.”
Nel corso della manifestazione alcune attiviste per la Palestina hanno anche condiviso un appello per la liberazione di Khalida Jarrar, attivista ed ex deputata palestinese, più volte incarcerata negli anni a causa del suo impegno civile e politico, e recentemente di nuovo arrestata.
L’ associazione Articolo 21 chiede la formazione di una delegazione internazionale per tutelare i giornalisti a Gaza
“Sono stati uccisi oltre 110 giornalisti in Palestina, dove è in corso un massacro oscurato. Tutti i rapporti internazionali dicono che questi giornalisti sono stati uccisi in modo deliberato, non casuale.” – è l’ allarme di Giuseppe Giulietti, dell’ associazione Articolo 21 – “Noi chiediamo che la stampa internazionale sia messa in condizione di raccontare quanto avviene a Gaza.” Giulietti propone di “inviare una delegazione internazionale dei sindacati mondiale ed europeo, che chieda di entrare e che possa accompagnare i cronisti. Le autorità internazionali a partire dall’ Unione europea dovrebbero appoggiare questa richiesta perché adesso a Gaza si muore e si muore nell’ oscurità.”