martedì 31 agosto 2010 - UAAR - A ragion veduta

Caso Gheddafi, la UE: “siamo uno spazio fondato sui valori, non sulla religione”

La Commissione Europea ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dal leader libico Muammar Gheddafi che, in visita a Roma, ha chiesto che l’Islam diventi la religione di tutta l’Europa. Una portavoce della Commissione, la romena Angela Filote, ha dichiarato che l’Unione Europea “non è uno spazio fondato sulla religione ma sui valori”: la Commissione, ha continuato Filote, veglia affinché “la libertà religiosa sia garantita nell’Unione, in quanto fa parte dei diritti dell’uomo”.

Ieri La Padania, organo di informazione della Lega Nord, con un grande titolo in prima pagina ha chiesto che “l’Europa sia cristiana”. Il premier Silvio Berlusconi ha invece derubricato le dichiarazioni di Gheddafi a “folklore”.
 
Le parole del leader libico hanno suscitato scarsa preoccupazione anche in Vaticano: il segretario di Propaganda Fide, l’arcivescovo guineano Robert Sarah, ha dichiarato a Repubblica che, anche se la richiesta di Gheddafi “non è stato un atto di rispetto e di delicatezza nei confronti del Santo Padre”, “il vero pericolo per gli europei sono il relativismo, la scarsa attenzione alla fede, la debolezza religiosa, l’indifferenza al sacro. Mali che si stanno diffondendo in maniera ormai troppo evidente. Sono questi i veri ‘nemici’ della nostra fede che potrebbero creare terreni fertili per future eventuali penetrazioni islamiche in tutta l’Europa”.



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