domenica 13 settembre 2015 - paolo

Caro Renzi, anche il tennis viene prima?

Il super presenzialista mediatico Matteo Renzi, l'inesorabile fagocitore di canali televisi, il dirompente narratore non poteva ovviamente perdersi una appetitosa passarella internazionale come la finale a New York degli US Open di tennis tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. 

Impresa sportiva memorabile certamente e onore alle due tenniste, onore all'Italia tutta... ma tu caro premier ci dovevi proprio andare? Era così importante da indurti a disertare l'inaugurazione della Fiera del Levante di Bari, un impegno istituzionale con un valore tutto particolare perché si tratta di celebrare il mondo del lavoro, che di questi tempi certo non abbonda?

In un passaggio serale a "In Onda" su La7 di qualche giorno fa, il giornalista scrittore Gianpaolo Pansa ha definito il premier Matteo Renzi "Ciccio bombo cannoniere" per la sua innata e compulsiva verve nel raccontar balle ad ogni pié sospinto. 

Lapo Pistelli, deputato PD e vicesegretario agli Affari Esteri è uno che dice di conoscere Renzi come pochi, tanto da definirsi "informato sui fatti". In un articolo su "Europa" (ex organo stampa del PD ) che ormai risale al 2010, quando Renzi era sindaco di Firenze, lo dipinge come un opportunista sempre pronto a mostrarsi "cosi' colà dove si conviene".

Sentite un estratto dell'articolo: "Matteo è veloce nei passaggi da una posizione all'altra ,comprende al volo quando un luogo smette di dargli più energia di quanto gliene assorba (...) è veloce nelle guerre e nelle riappacificazioni perché il cupio vivendi non ammette processi troppo complessi e poché sa che il potere politico si fonda, come spiegava Machiavelli, sull'amore o sulla paura e non sulla stima". 

L'etereogenità delle fonti è quindi tale da confortarmi nel mio giudizio del tutto personale che mi son fatto da tempo sul soggetto in questione: uno spregiudicato opportunista sempre pronto a mettersi in mostra quando lo ritiene utile per la sua immagine e rapido come pochi nella fuga o pronto a defilarsi quando c'è odor di contestazione, vedi l'Aquila tanto per citare un esempio, oppure il tema dell'immigrazione sul quale il premier risulta non pervenuto, salvo intortarsi con meriti che assolutamente non ha e che nessuno gli riconoosce (vedi Merkel).

Questo,p iaccia o non piaccia , è il nostro attuale premier, o se volete Presidente del Consiglio dei ministri per non usare il sempiterno antipatico anglicismo di turno. Il twittatore Renzi ha "rottamato" non la vecchia politica inciucesca e mariuola, che è rimasta tal quale se non peggio e i fatti sono tutti lì a dimostrarlo, ma il concetto stesso ed il significato intrinseco del termine "politica". E' un Silvio Berlusconi al cubo, ovviamente al netto delle puttanesche imprese di vita mondana, ma con una marcia in più perché mentre il vecchio Silvio era rimasto su standard analogico questo è in format digitale e, se nessuno lo ferma, politicamente parlando, presto andrà in banda larga e allora saranno guai grossi.

E mentre proprio Silvio Berlusconi celebra un incontro con il vecchio e potente amico Putin in quel di Crimea per rifarsi un po' di trucco internazionale e per tentare di rilanciare il moribondo partito di "Forza Italia", mentre un patetico Massimo D'Alema vagheggia strappi a sinistra con i cuperliani sinistrorsi stritolati da renzino che sempre abbaiano ma come sempre non mordono, mentre Salvini fa la parodia di se stesso e Grillo sbrocca come al solito, questo rischia di inchiodarsi alla sedia per altri venti anni. Intorno a lui c'è un vuoto pneumatico di concorrenti. 

L'ufficio propaganda del PD (leggi partito democristiano) è già all'opera e come la vecchia EIAR di mussoliniana memoria: ogni due minuti sforna sui media nazionali i dati della ripresa economica: +2,5% produzione industriale a Luglio,+ 0,7-1,0% aumento del PIL, disoccupazione in calo al 13%, Squinzi presidente di Confindustria che esulta (forse per gli sgravi contributivi), Confocommercio che parla di aumento inusitato dei consumi interni, mercato dell'auto in forte ripresa, più turismo, affari d'oro per albergatori ecc...

E a dicembre fine di Tasi e IMU, che però per quest'anno ancora si pagheranno, tanto per dire che si sta con un occhio alle prossime elezioni amministrative di primavera, poi salvo ripensamenti che certamente non dipenderanno da Renzi ma dal resto del mondo cattivo, via l'IRAP, tagli all'IRPEF e via così in un crescendo rossignano di promesse che tanto non costano nulla, perché per "il bomba" l'importante è annunciare, poi sul mantenere...

Ah dimenticavo, i famosi 80 euro elettorali, che i sorcini di Renzi ci ricordano ogni due minuti, ci mancherebbe non citarli. Ce li hanno già abbondantemente fregati con gli aumenti delle imposte locali e tutti i balzelli creativi che sforna questo governo a cui di certo non manca la fantasia.

Ma: e i debiti della pubblica amministrazione, quelli da pagare tutti entro Agosto 2014, ricordate? Cento miliardi o giù di lì; La lotta alla corruzione? L'evasione fiscale? Gli esodati? La riforma della giustizia? Sono su " Chi ll'ha visto".

Lui adesso è tutto concentrato su come riempire l'ex Senato con suoi amministratori locali, con fedelissimi che sono per gran parte al di sotto di ogni sospetto, tanto per avere le spalle sempre coperte, perché nessuno come Renzi si è mai dato da fare per occupare con amici e amici degli amici, preferibilmente toscani e cattolici, tutte le istituzioni possibili ed immaginabili.

E' un occupazionista totale che non fa prigionieri; chi non è con lui è contro di lui e deve essere resettato (Machiavelli dixit). Capito Cuperlo, Gotor, D'Attore ed altre belle anime pellegrine della ex sinistra? Occhio alla palle perché questo ve le taglia senza neanche che ve ne accorgete. Quindi occhio agli starnazzi e alle risalite perché per voi ci sono solo in vista discese ardite (per dirla alla Battisti .

E' così l'Italia di Renzi che va. 




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