venerdì 23 ottobre 2009 - Doriana Goracci

Carabinieri arrestano carabinieri in nome del Presidente Marrazzo e il resto a chi lo dico?

Tornando da dove ero partita, sono passate almeno due ore da quando scrivo, apprendo che il video con cui si ricattava Marrazzo, era sexy.

Scusate se non lo sono altrettanto.

Piero Marrazzo è uno dei più rappresentativi uomini ponte tra la Comunicazione e il Potere. La mail che i cittadini possono usare per chiedere o segnalare qualche tema si è tramutata da Mi manda Marrazzo a [email protected], nasceva e permane alla Rai, come Mi manda Rai Tre. Quasi tutti i quotidiani romani riportano oggi la notizia, tranne Repubblica cartacea, che ha un disegno tutto suo della Gestione Cronaca di Roma, come fu per il 17 ottobre, per poi rifarsi on line.

Si apprende : “Quattro carabinieri sono stati arrestati a Roma per l’estorsione ai danni delpresidente della regione Lazio, Marrazzo, del Pd. I quattro, arrestati dai Ros, secondo l’accusa avevano messo in pedi una associazione a delinquere specializzata in estorsione a personaggi pubblici. Marazzo sarebbe stato ricattato con la minaccia di diffondere un video in cui Marrazzo era ripreso nella sua vita privata nella sua villa: prezzo, 80 mila euro". Marazzo, interrogato in Procura, ha detto di non avere mai avuto la percezione che i 4 fossero carabinieri. L’inchiesta nata da un’altra indagine giudiziaria con delle intercettazioni telefoniche. «È stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala. Sono amareggiato e sconcertato per come a pochi mesi dalle elezioni si tenti di infangare l’uomo Marrazzo per colpire il Presidente Marrazzo». È questo il commento del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo all’arresto dei carabinieri. Il Presidente aggiunge solo che «ringrazia la magistratura e la stessa Arma dei carabinieri per la serietà del loro operato». Ma veniamo alla cronaca febbrile di questo fine settimana primario, anche a Viterbo: è tutto un invito alle donne e agli uomini democratici che si battono da tempo sul territorio, c’ è anche il “Salotto delle 6” ,venerdì 23 ottobre, al palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino, quarto appuntamento della rassegna “La nuova sinistra e le donne”, con in primo piano la politica al femminile e la partecipazione della direttrice del “L’Unità” Concita De Gregorio. Si precisa che l’ingresso è gratuito.

E “Le donne sono una risorsa di cui la politica non può fare a meno. Sono pratiche, costruttive. E la mozione Franceschini-Morassut vuole dare loro un ampio spazio”. Ancora attendo una risposta bianca o nera in merito a certi fatti, a margine del 17 ottobre 2009 e non solamente.

E alle domande della stampa, a volte si risponde, è il caso di Mazzoli nel 2008 (Mazzoli è con Bersani e Alessandro Mazzoli è il Presidente della Provincia di Viterbo): ”Qual è la cosa più importante che ha fatto per Viterbo e la provincia?”, ha risposto: “Tra le più recenti l’impegno nei confronti del Governo affinché l’aeroporto si realizzasse a Viterbo.

Insomma alcune cose si sono messe in movimento, grazie alla Regione Lazio e all’Annunciaziò dell’assessore regionale Parroncini, l’aspettavamo da anni, quella firma : “CAPRANICA – 500 MILA EURO PER LA CAVA INQUINATA DI CAPRANICA DALLA REGIONE Un nuovo segnale dalla Regione Lazio, attenta interprete dei problemi del territorio e delle preoccupazioni dei suoi cittadini”.

Persino la FILLEA CGIL Roma e Lazio, si muove ed invita ad un Convegno, il 19 novembre prossimo: ” La mappa delle infiltrazioni mafiose negli appalti laziali è preoccupante. La ‘Ndrangheta la fa da padrona in quattro province della Regione, ma anche la Camorra agisce nelle provincia di Roma, Latina e Frosinone, mentre cominciano ad essere evidenti le presenze anche di Cosa Nostra e Sacra Corona Unita. Questi i dati che emergono dal rapporto sulle presenze della criminalità organizzata a Roma e nel Lazio del 2007 e in questi 2 anni la situazione non è certo migliorata.Per far fronte a quelle che è diventata una vera e propria emergenza, la FILLEA CGIL Roma e Lazio ha organizzato per il 19 novembre prossimo un convegno dal titolo ‘CANTIERI TRASPARENTI: LE MANI GIUSTE SULLA REGIONE’ in cui illustrerà la mappa aggiornata della situazione nella Regione e le proposte della categoria per contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti del Lazio.Il convegno si terrà alle 9,30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Antincendi di Roma, in Via del commercio, 13 e vedrà la presenza di nomi importanti della lotta alla mafia sul territorio.Relazionerà Roberto Cellini, Segretario Generale FILLEA Cgil Roma e Lazio. Interverranno: Vincenzo Bonifaci, Vice Presidente dell’ANCE, Enzo Ciconte, Presidente dell’Osservatorio tecnico-scientifico sulla sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, segretario Generale CGIL Roma e Lazio, Maurizio Fiasco, Sociologo, Luigi De Ficchy, Procuratore Capo di Tivoli, Piero Luigi Vigna, già Procuratore Nazionale Antimafia. E’ stato inoltre invitato Tommaso Cottone, Procuratore Capo Regione Sardegna.Coordinerà Enrico Fierro, giornalista e concluderà i lavori Walter Schiavella, Segretario Generale FILLEA CGIL. ”

Tra tutti i nomi dei relatori, uno lo ricordo bene, Luigi De Ficchy, lo conobbi non ad un Convegno ma ad un appuntamento della ‘Associazione Regionale ’Antonino Caponnetto’, che si svolse lunedì 19 maggio 2008 nella Sala conferenza della Provincia di Viterbo.Ne scrissi come C’è poco da stare allegri nel viterbese.
Oggi, Giornata Qualunque, domani chi vuol esser lieto sia che di doman non v’ è certezza ma ci si muove, si muovono anche i pendolari viterbesi che scrivono alla Regione Lazio, i loro “secondari” problemi, attendendo un treno anche 3 ore per Roma o un autobus del Cotral , stavolta a firma della Lega Tuscia (non ci facciamo mancare niente quì in provincia) che si rivolge invece a Mazzoli per l’attesa senza pensiline e sedute.

Tornando da dove ero partita, sono passate almeno due ore da quando scrivo, apprendo che il video con cui si ricattava Marrazzo, era sexy.
Scusate se non lo sono altrettanto e come diceva De Andrè:” ‘prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie e lo Stato che fa si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità’.“




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