venerdì 27 dicembre 2019 - paolodegregorio

Cara Greta..

-Cara Greta, dopo il fallimento della COP25 (Conferenza mondiale sul clima) a Madrid e dopo la tua valutazione che nulla è stato fatto, nonostante l’impegno di milioni di giovani in tutto il mondo, forse è ora di rinunciare a farsi prendere in giro dalle false promesse della politica e proporre al grande movimento, che tu hai contribuito a creare, tre direttrici di marcia.

 Una riguarda i consumi individuali: l’attuale economia globale brucia carbone, gas, petrolio per produrre merci per lo più inutili di cui si può fare facilmente a meno, mentre il sistema mediatico e della pubblicità fanno di noi delle scimmiette ammaestrate ad ubbidire alle mode, a stili di vita, a tipi di alimentazione nocivi alla nostra salute fisica e mentale. L’ambiente si difende se questi consumi vengono respinti a favore di uno stile di vita più essenziale, che pretende cibi biologici e merci prodotte da chi usa già (e sono molti) energie rinnovabili. I tuoi spostamenti in barca a vela sono un chiaro invito a prendersi responsabilità personali ed essere coerenti con l’avvento di un GREEN NEW DEAL di cui la terra ha urgente necessità. La seconda direttrice di marcia è quella di far conoscere una elementare verità: le rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico, per produrre energia costano già meno dei fossili e non producono emissioni nocive che sono alla base dei cambiamenti climatici. Il terzo percorso che propongo è quello di utilizzare questo straordinario movimento globale di giovani per far emergere una nuova classe dirigente, che possa guidare questa transizione nella terza rivoluzione industriale, che significa la decarbonizzasione di tutta la produzione di energia a favore delle rinnovabili, transizione che durerà almeno 20 anni e che ha bisogno di una nuova classe politica per inserire ogni programma e ogni progetto nella cornice dell’abbandono dei fossili che è bene che rimangano sotto terra.

Paolo De Gregorio

Foto: Wikipedia




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