giovedì 14 dicembre 2017 - Giuseppe Ottaviano

Campania: torna a crescere l’export di prodotti tipici dopo lo scandalo "Terra dei Fuochi"

Presentati all'evento "Nuova Campania, tra innovazione e controllo" il risultato degli studi condotti sui territori e sui prodotti agroalimentari della regione. I dati presentati dal governatore Vincenzo De Luca sono stati ottenuti grazie alla sinergia tra aziende, IZSM e Università campane. Esposizioni di prodotti tipici e showcooking a cura dello chef stellato Don Alfonso Iaccarino insieme a Casa Surace. 

"Le Nuove frontiere della Ricerca su Ambiente, Cibo e Salute" è il tema dell'iniziativa che si è tenuta il 6 dicembre nella Reggia di Portici supportata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e dalla Regione Campania. Nella Reggia un ampio spazio espositivo è stato dedicato alle aziende produttrici che hanno offerto assaggi e spiegato le caratteristiche dei propri prodotti. 

Obiettivo dell'evento quello di rispondere con dati scientifici alla preoccupazione nata intorno al fenomeno "Terra dei Fuochi" con l'obiettivo di rilanciare l'economia locale danneggiata, non solo dal fenomeno in sé, ma anche dall'enorme speculazione che ne è scaturita. Infatti , il danno alla filiera agroalimentare del territorio è stata determinata dalla diminuzione dei prezzi a parità di volumi di produzione e di vendita.

Le indagini condotte dall'IZSM, durate 3 anni, hanno visto la partecipazione di decine di istituti di ricerca tra cui l'Enea, il CNR, l'ISS e le principali università campane. Il lavoro ha seguito tre ambiti specifici:

Aziende agroalimentari: per cui sono stati effettuati 30mila campionamenti alla ricerca di contaminanti

Ambiente: attraverso il monitoraggio della situazione di acqua, suolo e aria da parte di una task force interministeriale

Salute: attraverso il progetto SPES, Studio di esposizione nella popolazione suscettibile, sono state effettuate analisi del sangue su 4.200 residenti in Campania da almeno 10 anni, tra i 20 e i 50anni 

 

I risultati

Per i campionamenti delle Aziende agroalimentari, su 30mila analisi sono emerse solo 6 positività di contaminanti. Questo vuol dire che nel 99,98%; dei casi il test è stato superato. A livello ambientale è stata condotta la più grande indagine mai realizzata in una regione italiana, con un'area coperta di 13mila km2, inclusi i centri urbani, di questi solo 33 ettari sono stati interdetti alla produzione agricola. Le analisi del sangue, invece, dimostrano che la presenza di metalli pesanti nell'organismo dei residenti è inferiore alla media nazionale anche se mancano ancora i risultati relativi ai contaminanti organici come diossina e idrocarburi. 

Cresce l'export dei prodotti campani

Le analisi hanno sicuramente rassicurato il mercato sulla genuinità dei prodotti campani che hanno fatto registrare un incremento delle esportazioni del 14% rispetto al 2016 e del 19% rispetto al 2015, con un aumento di fatturato di 217 milioni di euro. 

Insieme all'esportazione dei prodotti ortivi che aumenta del 18%, cresce anche la produzione del pomodoro campano (13%) e della pasta. Ottimi risultati anche per l'esportazione di mozzare di bufala campana DOP con una crescita del 32% nell'ultimo triennio. In particolare si registra che nella piana del Sele si produce il 50% di insalata imbustata dell'intero mercato europeo. 

Tracciabilità e QR-Code

Il lavoro dell'IZMS ha dato vita a QR-Code, un sistema di certificazione delle produzioni agroalimentari grazie al quale il consumatore può facilmente verificare la genuinità del prodotto attraverso la tracciabilità dei prodotti in commercio. Le aziende che hanno aderito al controllo hanno dovuto superare una serie di test rispetto alla presenza di diossine, PCB, IPA, MR metalli (piombo e cadmio)) e microorganismi patogeni. I prodotti delle aziende certificate porteranno sull'etichetta un QR-Code leggibile tramite smartphone dai consumatori. 

Lo Chef con Casa Surace

Ad arricchire e a valorizzare ulteriormente i prodotti tipici campani ci ha pensato lo chef stellato Don Alfonso che ha testato le capacità in cucina dei ragazzi di Casa Surace. Gli artisti napoletani, diventati famosi grazie ai video virali diffusi sul web, si sono esibiti in un cooking show guidati dallo chef Iaccarino che ha personalmente curato il menu utilizzando solo prodotti campani certificati. 

La conferenza stampa

Durante l'evento sono intervenuti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita, Walter Ricciardi, il direttore dell'Istituto Zooprofilattico, Antonio Limone, e il direttore del dipartimento di Agraria Matteo Lorito. Provocatorio l'intervento di De Luca che ha polemizzato nei confronti della stampa e dei giornalisti, colpevoli, a suo dire, di divulgare fake news sulla "Terra dei fuochi" che non fanno altro che penalizzare la produzione agricola campana: "Una guerra commerciale scatenata contro di noi e i nostri prodotti con l'alibi dell'emergenza Terra dei fuochi".

I dati presentati dovrebbero servire proprio a fare chiarezza su questi punti, pertanto viene da chiedersi se un monitoraggio fatto in tempi opportuni non avrebbe ridotto il danno procurato alle aziende. Andrebbe spiegato dove si è inceppato il sistema di controllo istituzionale che avrebbe potuto bloccare all'origine la contaminazione dei territori. Per tanto ci si augura che il lavoro di controllo sia continuativo ed efficiente, insieme all'attività di prevenzione sanitaria necessaria nei territori in cui Terra dei fuochi è stato un fenomeno tutt'altro che mediatico.

 




Lasciare un commento