Campane rumorose, il patriarcato di Venezia emana nuovo regolamento
La nostra associazione riceve spesso segnalazioni e fornisce assistenza ai cittadini contro lo scampanio molesto di diverse chiese, che supera i limiti di legge. Sulla base dei Patti Lateranensi, viene ammessa la violazione delle norme sull’inquinamento acustico per le chiese che suonano le campane per l’attività liturgica. Ma non paghe, molte parrocchie abusano persino di questo privilegio, con scampanio molto frequente e in orari improbabili.
Tra gli ultimi casi, quelli di due parrocchie di Mestre (VE), multate proprio per il rumore delle campane dopo proteste dei residenti. Per i cattolici integralisti le polemiche sarebbero un segno di “cristianofobia”, ma va considerato che le segnalazioni arrivano da comuni cittadini esasperati, non certo solo da mangiapreti. Allarmati da questi sviluppi, i consiglieri Pdl della Regione Veneto hanno presentato un disegno di legge per dare assoluta libertà anche ai rintocchi orari.
Ma proprio dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, arrivano una serie di limitazioni contro lo scampanio ’selvaggio’ e per evitare altri contenziosi. Secondo il nuovo regolamento, il suono delle campane è consentito nei giorni feriali dalle 7:00 alle 21:30 e nei festivi dalle 8:00, con eccezioni per pasqua e natale. Per durata e intensità si invitano i parroci alla “moderazione”. Se persino un alto esponente della Chiesa cattolica si è sentito in dovere di pubblicare queste nuove linee-guida, significa che il problema dell’eccessivo rumore delle campane esiste. E che l’attivismo dell’Uaar su questo tema ottiene, oltre agli anatemi di qualche prete, anche dei risultati.