martedì 29 novembre 2016 - Paride Ponterosso

Calcio brasiliano sotto choc: precipita un aereo con a bordo la Chapecoense

Colombia: un aereo con a bordo i giocatori della Chapecoense è precipitato a 50 km da Medellin. La squadra di serie A brasiliana era diretta a Medellin dove avrebbe dovuto disputare la finale d’andata della Coppa Sudamericana contro l'Atletico Nacional. Oltre ai 9 membri dell’equipaggio fra i 72 passeggeri, presenti anche numerosi giornalisti sportivi. Il bilancio della tragedia è di 76 morti e 5 sopravvissuti

Tutto il mondo sportivo, e non solo, è sotto choc per la tragedia che ha colpito la Chapecoense, la squadra che disputa il Campeonato Brasileiro Série A. Staff tecnico e giocatori sono stati coinvolti in un incidente aereo avvenuto nella regioneAntioquia, in Colombia, a 50km da Medellin. La squadra, avrebbe dovuto disputare la finale d’andata della Coppa Sudamericana -l'equivalente dell'Europa League in Sudamerica- contro l'Atletico Nacional. Alle 22.00 –ora locale- veniva segnalato un guasto elettrico a bordo e dopo pochi minuti il velivolo si è schiantato mentre si tentava un atterraggio di emergenza. A bordo oltre ai 9 membri dell’equipaggio, fra i 72 passeggeri, erano presenti anche numerosi giornalisti sportivi. Il bilancio della tragedia è di 76 morti e 5 sopravvissuti tra i quali il terzino sinistro Alan Ruschel, 27 anni, il difensore Helio Zampier Neto di 31 anni e il secondo portiere Jackson Follman di 24 anni, l’hostess Jimena Suárez e il giornalista Rafael Henzel. Solo per un caso fortuito nove di loro, non hanno preso parte alla trasferta, perché non convocati: Nemen, Demerson, Boeck, Andrei, Hyoran, Winck Martinuccio, Moises e Nivaldo. Intanto la Conmebol (confederazione sudamericana) ha annunciato la sospensione di tutte le attività fino a nuovo ordine.

La squadra della città di Chapeco, aveva recentemente conquistato la prima finale della sua storia ed era la rivelazione del campionato di Serie A brasiliano. Un sogno purtroppo, tragicamente spezzato da un infausto destino.

Da Superga alla Colombia è l’ennesima tragedia che colpisce e sconvolge il mondo dello sport. Era il 4 maggio 1949 quando il Grande Torino di Valentino Mazzola, la squadra più forte d'Italia e probabilmente d'Europa, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Si trattò della più grande catastrofe che colpì lo sport italiano, non ci fu nessun sopravvissuto tra giocatori, dirigenti, membri dell’equipaggio e giornalisti.

Il 28 gennaio 1966 è ancora l’Italia a dover piangere i suoi atleti. A Brema, a bordo dell'aereo della Lufthansa partito da Francoforte c'è una selezione della nazionale italiana di nuoto accompagnata dallo staff tecnico e un giornalista. Gli azzurri avrebbero dovuto partecipare a un meeting internazionale, ma il velivolo si schianta. Tra i 46 passeggeri non vi furono superstiti.

Il 7 settembre 2011 invece un disastro aereo in Russia cancella l’intera squadra di hockey su ghiaccio della Lokomotiv Jaroslavl, una delle compagini più titolate d'Europa. Il velivolo si schianta poco dopo il decollo e i morti furono 44.




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